MotoGP Shangai. HRC in sordina
MotoGP Shangai
da Chari, il

Non ci fossero stati quei due lì davanti, di nome Valentino e Casey, forse la HRC avrebbe ache portato a casa qualche punto in più.
Però i due alieni ci sono e bisogna fare i conti con loro.
Cosa a cui la HRC, probabilmente, non è abituata, anzi. I migliori costruttori di moto, o meglio, fino a ieri i migliori costruttori di moto (oggi, 2007, teniamo d’occhio la Ducati), devono accontentarsi, da 4 Gran Premi a questa parte, di recitare un ruolo da comparse o poco più.
Caduto nel dimenticatoio Hayden (e caduto anche oggi in gara, a causa di flipper-Elias), Pedrosa dopo un buon exploit iniziale, questa volta non ha brillato di luce propria, e dopo il suo quarto posto alle spalle di Hopkins, in HRC si inizia a correre ai ripari.
Anche perchè, a ben guardare e provando a farsi due conti, siamo sempre lì. La Honda HRC spera e pensa di poter vincere curando uno solo dei due piloti in scuderia. Se nel 2006 la sorte è stata amica della casa alata, non è detto che l’ano in corso riservi la stessa buona faccia agli ingegneri giapponesi, soprattutto considerando che in un piccolo paesino italiano alle porte di Bologna è stata creata una macchina da guerra che inizia a far tremare le alte sfere della casa alata.
La caduta di Hayden, quindi, passa quasi in sordina rispetto a quel Pedrosa che non riesce a conquistare i tanto agognati 25 punti. I pilota di Sabadell, a fine gara, racconta”Abbiamo preso i punti che spettano al quarto posto perchè sono utili per il campionato, anche se sarebbe stato bello salire sul podio oggi. – e continua – La mia partenza è stata buona e per i primi giri sono riuscito a stare con il primo gruppo. I piloti davanti oggi erano davvero veloci, e negli ultimi giri il loro passo era troppo alto per noi. Nella parte centrale della gara ho dovuto combattere con Melandri e quando sono riuscito a passarlo ormai loro avevamo preso vantaggio. Comunque non penso che oggi sarei riuscito a stare con loro. Andavano sempre più veloci rispetto al passo fatto in prova e questo non ce lo aspettavamo.“