L’affidabilità del motore è una caratteristica essenziale e nessuno ha modo di tenere testa a questo gioiello.
Sono tantissimi i marchi che al giorno d’oggi si stanno facendo strada nel mondo dei motori, con molti di essi che hanno trovato il modo di farsi apprezzare soprattutto per l’affidabilità. Un aspetto di certo non di poco conto, perché evitare rotture proprio mentre si è in viaggio è un aspetto essenziale.
Per questo motivo esistono anche le gare di durata, con queste che spesso sono anche una cartina tornasole della qualità dei motori delle aziende. Se si riesce a progettare un motore che può garantire alte velocità anche per 24 ore, allora significa che si è davvero di fronte a un marchio che ha modo di alzare l’asticella come poche altre.
Il Giappone da sempre è una delle nazioni che da questo punto di vista si è fatta maggiormente apprezzare. La Toyota è probabilmente il suo fiore all’occhiello, motivo per il quale è proprio suo il motore più prestazionale in tutto il mondo, con un particolare modello che è diventato unico nel proprio genere.
Toyota 2JZ: il motore più iconico
Riuscire a vincere, anche in anni complicati come il 2024, i titoli costruttori nel WEC e nel WRC, fa capire come Toyota sia in grado di dare vita a dei motori altamente affidabili. Quello che più di tutti ha trovato il modo di farsi amare è però il mitico 2JZ, quello che è stato utilizzato sulla Supra MK di quarta generazione.
La sua nascita risale al 1993, con questo modello che si presentava con una lunghezza da 462 cm, una larghezza da 165 cm e un’altezza a 129 cm, con il peso che è di 1270 kg. Il motore 2JZ era un vero bolide, tanto è vero che si presentava come un 6 cilindri da 3000 di cilindrata e che aveva modo così di erogare un massimo di ben 220 cavalli.
Il picco massimo che poteva toccare era di ben 285 km/h, con l’accelerazione che garantiva così di passare da 0 a 100 km/h in soli 4,6 secondi. Un’auto dunque di eccellente caratura e che vantava al proprio interno quello che per molti è stato il più grande motore della storia, almeno il più affidabile. Un mito che ha saputo superare in affidabilità anche altri gioielli del settore, come per esempio la Serie K della Honda o il GM LS 8 della General Motors, altri propulsori che meritano una citazione di merito e che si sono ben distinti.