Nessuna fretta per l’elettrico: per il mercato dell’automotive la novità spiazza tutti, dopo le manovre degli ultimi tempi volte a favorire l’introduzione della tecnologia green.
È proprio vero che c’è un tempo per ogni cosa e quello della mobilità elettrica sembra essere giunto. Massicce campagne di comunicazione cercano di aprire gli occhi della clientela sull’attenzione da destinare all’impatto ambientale e modifiche sostanziali ai metodi produttivi da tempo accompagnano tale consapevolezza. Tuttavia, a grande sorpresa, fra i grandi marchi c’è chi sembra aver intrapreso un percorso diverso.
Un passo lento verso l’elettrificazione della gamma da parte di alcune aziende, probabilmente anche a giudicare dalla titubanza con cui alcune categorie di veicoli riescono a ottenere successo e imporsi sul mercato. È il caso della Suzuki, la quale per alcuni suoi modelli iconici ha scelto di procedere con maggiore cautela.
È il caso della ben nota Jimny, la quale è proposta ancora con il motore tradizionale e probabilmente trascorrerà del tempo prima di dare spazio a una componente elettrica sotto al cofano. Secondo i vertici dell’impresa giapponese, infatti, rendere elettrica questa 4×4 la rovinerebbe, perciò a oggi non ha messo in calendario un’uscita ibrida o del tutto green. La conferma arriva dal presidente di Suzuki.
Toshihiro Suzuki, numero uno della casa automobilistica nipponica, ha spiegato che una Jimny EV “rovinerebbe la parte migliore del modello, siccome il punto di forza di questa vettura è il per giusto”. Questa vettura è dedicata ai professionisti, ricorda il presidente, perciò la decisione di continuare a fornirla al mercato “come strumento per i professionisti, forse l’e-fuel o il biofuel che utilizza la tecnologia ICE sarebbero il modo per fare in modo che questo 4×4 abbia un futuro”. Dichiarazioni rilasciate nel contesto di presentazione di un’altra vettura, che invece sposa del tutto i parametri più moderni del concetto green.
Si tratta della eVitara, la prima elettrica di Suzuki. Lunga 4.275 mm e larga 1.800 mm con un’altezza di 1.636 mm, è poco più grande della ICE. Possiede due dimensioni di batteria tra cui scegliere. Una è da 49 kWh e l’altra da 61 kWh. Il totale di autonomia raggiungibile è 400 km. Il motore elettrico è montato sull’asse anteriore e anche in questo caso i livelli di potenza sono due: da oltre 140 e 170 CV, abbinati ad una coppia massima di 190 Nm. C’è poi l’opzione a trazione integrale, aggiungendo un secondo motore elettrico al posteriore da oltre 60 CV, per una coppia che in questo caso sale a 300 Nm. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze.
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