Da anni si cercano delle soluzioni alternative alla benzina e ora c’è un carburante innovativo.
Non ci sono dubbi sul fatto che la mobilità stia subendo una serie di importanti innovazioni, soprattutto per quanto riguarda la tipologia di carburante da utilizzare. Moltissime aziende stanno cercando di attuare un piano che veda le elettriche come il futuro da sfruttare quanto più possibile.
Un aspetto che però non è condiviso da tutti, anzi sembra evidente come ciò che conti realmente sia arrivare all’obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2, ma fossilizzarsi su di un solo carburante sembra un’assurdità. Per fortuna sono tanti coloro che stanno portando avanti dei piani diversi.
Non sono solo i grandi colossi che stanno cercando delle alternative, ma anche i privati si stanno mettendo in evidenza con una serie di innovazioni straordinarie. Lo si vede anche con il caso di questa Harley Davidson, probabilmente la moto termica e rumorosa per eccellenza, con il progetto che la porta a usare il biodiesel che è pazzesco.
Da un punto di vista estetico e del telaio siamo di fronte a tutti gli effetti a una Harley Davidson Softail del 1999, ma per quanto riguarda il motore nulla è di più lontano dal classico bicilindrico statunitense. Il progetto innovativo lo ha portato avanti Alex Jennison, con questi che è uno studente della University of British Columbia di Vancouver, con il suo intento che era quello di dare vita a una Harley che potesse funzionare con il biodiesel.
Un piano altamente innovativo, tanto è vero che per renderlo possibile ha deciso di inserire al suo interno un tre cilindri Kubota da trattore. Di certo ben diverso da quello al quale sono normalmente abituati gli harleysti, ma secondo Jennison questo era il propulsore ideale per poter dimostrare come sia possibile dare vita a dei carburanti puliti ed ecologici, ma che allo stesso tempo siano in grado di offrire eccellenti prestazioni.
Il Kubota D1703 utilizzato è da 1647 di cilindrata e che permette di erogare un massimo di 34,5 cavalli. Il biodiesel utilizzato si basa su tutta una serie di materiali di scarto che provengono dalla cucina, infatti si basa moltissimo sull’olio esausto. In questo modo il piano è davvero ecologico non come per l’elettrico, come sottolinea Jennison, il quale evidenzia lo sfruttamento delle miniere di cobalto della Repubblica Democratica del Congo per la produzione dei motori elettrici.
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