Triste notizia per la Nissan, con il colosso giapponese che non è mai stato così vicino al fallimento che distruggerebbe la sua storia.
Il Giappone nel corso della propria storia ha dimostrato di poter dare vita a un’ottima via di mezzo tra la volontà di investire quanto più possibile sulle migliorie tecnologiche, con la necessità di mantenere saldo il bilancio. Lo si vede dalla storia dei propri colossi, con la Nissan che è una di quelle sicuramente più blasonata.
Nel corso degli anni ha venduto moltissimo e soprattutto ora è bello ammirare il proprio grande sviluppo nel settore elettrico. Lo si vede da come ha puntato moltissimo anche nel motorsport, con la Formula E che ha visto la casa nipponica sempre più dominante nel settore, anche se questo ha portato senza dubbio a delle spese imponenti.
La Nissan inoltre ha cercato di portare avanti anche il rapporto con Renault per lo sviluppo delle auto elettriche, ma quanto pare queste vetture stanno creando non pochi problemi. Lo si vede con i dati del mercato che sono disastrosi, con le previsioni che si fanno così sempre più drammatiche e ora sarà importante trovare una soluzione il prima possibile.
La situazione in casa Nissan è talmente disperata che anche i dirigenti hanno deciso di ridurre sensibilmente il proprio compenso per evitare guai peggiori. Lo ha annunciato il CEO di Nissan, ovvero Makota Uchida, spiegando come farà a meno del 50% del proprio compenso per dare una mano a un’azienda che è sempre più in crisi.
L’intento per ora è quello di portare avanti quante più alleanze possibili, visto che questo al momento è l’unico modo per poter provare a ridurre i costi. Non saranno però solo i dirigenti a dover fare degli sforzi, ma purtroppo si parla anche di un drastico taglio al personale che andrà a toccare la bellezza di ben 9000 posti di lavoro, un vero e proprio dramma per molte famiglie.
Si tratta dunque di una riduzione del 6,7% delle forza lavoro, con la capacità produttiva che calerà del 20%. Stando a quanto riporta auto.everyeye.it, la Nissan ha un tempo tra i 12 e i 14 mesi per salvare la situazione. In questo momento infatti non sembrano esserci degli spiragli, ma la storia del marchio non può crollare proprio adesso. Il nuovo mondo automobilistico piace sempre di meno e sta portando alla chiusura tante aziende che hanno fatto la storia.
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