Un vero e proprio colpo al cuore per i prodotti cinesi sta per arrivare dall’Unione Europea. Ecco i dettagli della novità.
La Cina è nell’occhio del ciclone, con l’Unione Europea che ha le idee chiare su come rallentare la diffusione dei prodotti in arrivo dal paese del Dragone. Sull’importazione delle auto i dazi sono stati aumentati dal 10 al 38%, dunque, più che triplicati, ed il bello è che non ne resteranno colpiti solamente i brand di questo paese, ma anche chi produce da quelle parti. Ad esempio, i rialzi colpiranno vetture come la Tesla Model 3 e la Dacia Spring, ma anche molte altre case costruttrici.
Ricordiamo che la Cina, grazie a tecnologie più avanzate, sta costruendo una fortuna con le auto elettriche, ed ha tutte le intenzioni di farne sbarcare quante più possibili dalle nostre parti. Il loro segreto è legato a dei prezzi di listino molto bassi, legati a processi produttivi della batterie che sono meno costosi, e questo è chiaramente un vantaggio quando si immette il prodotto sul mercato. La UE ha deciso di fermare l’avanzata cinese, ma non solo per le auto. Ecco quali sono i due colossi colpiti.
Cina, disastro anche per Shein e Temu
L’Unione Europea è stanca di guardare impotente l’avanzata della Cina sul nostro territorio, e dopo i dazi sulle auto, è pronta un’altra mossa estrema. La ri-eletta presidente della Commissione Europea, ovvero Ursula von der Leyen, è pronta a colpire colossi cinesi come Shein e Temu, dal momento che è stata presa una decisione che peserà anche sulle casse degli acquirenti, ma che limiterà e non poco il dominio orientale.
Infatti, sta per essere abolita la regola che permette ai prodotti importanti in UE ed acquistati online ad un prezzo inferiore di 150 euro di essere duty-free. Dunque, ciò significa che quei prodotti acquistati sui portali di Shein e Temu, utilizzati da milioni di italiani, ma anche da tanti altri colossi di questi settori, andranno a subire enormi aumenti dei prezzi di listino, una bella mazzata all’economia cinese.
Il mercato di e-commerce cinese verrà dunque fortemente penalizzato, ed a beneficiarne saranno altre multinazionali come Amazon, che non risentiranno di questa misura. Di sicuro, anche per l’ambiente si tratta di una buona notizia, visto che moltissimi trasporti in arrivo dalla Cina saranno limitati. Vedremo quali saranno gli effetti sulle tasche dei cittadini europei, che per continuare ad acquistare questi prodtti saranno chiamati a spese ben più elevate.