Brutte notizie per chi ha un’auto diesel: sta per arrivare la nuova tassa, ecco come cambieranno i prezzi.
Le auto con motore a diesel sono ancora molto apprezzata, nonostante tutte le normative ormai incentivino all’acquisto dei modelli elettrici. Il motivo è presto detto: una incredibile convenienza. Le auto con motore tradizionale costano nettamente meno rispetto a quelle a batteria, e il diesel, in particolare, risulta essere particolarmente conveniente. Il motore diesel permette di percorrere molti chilometri con un basso consumo, è affidabile, e garantisce buone prestazioni ed affidabilità. Presto, però, le cose sono destinate a cambiare.
La sostenibilità ambientale è un requisito fondamentale nell’industria di oggi, e il diesel è ritenuto essere particolarmente inquinante per il nostro ambiente. Per questo l’Unione Europea intende fermare la produzione di motori a diesel (e benzina) entro il 2035, in modo da passare a veicoli sostenibili e a basso impatto ambientare. In attesa di quella data, però, il graduale abbandono di questo tipo di automobili viene incentivato con apposite misure: una, in particolare, sta per arrivare anche in Italia.
Aumenta la tassa sul diesel
Negli scorsi mesi, aveva fatto molto discutere la decisione del governo italiano di alzare le accise del carburante diesel. L’esecutivo, in realtà, ha parlato di un riallineamento delle tasse di diesel e benzina (quest’ultima, attualmente, era più elevata), ma non è bastato per frenare le proteste. Il diesel infatti è utilizzato da numerosi automobilisti, come detto, ma è anche centrale per i trasporti. Il rischio lamentato dalle associazioni di categoria è quello di far lievitare i costi.
Le polemiche non sono però bastate per far cambiare idea al governo, che è tenuto in base alle direttive dell’Unione Europea a diminuire i sussidi ambientalmente dannosi. Il provvedimento dunque si avvia verso il via libera, e porterà nelle casse dello stato 200 milioni, che verranno immediatamente reinvestiti per discutere i rinnovi del trasporto pubblico locale. L’accisa del diesel, dunque, verrà aumentata di un centesimo ogni anno, di contro per la benzina avverrà l’inverso, con un risparmio per gli automobilisti, per poi raggiungere la parità nel 2030 (oggi la tassa per la benzina costa 73 centesimi contro i 63 di quella per il gasolio). Il governo ha comunque rassicurato che il provvedimento non sarà valido per i mezzi pesanti dedicati al trasporto, ad essere penalizzate saranno dunque solo le automobili che utilizzano il motore a diesel. Il risparmio che ha sempre caratterizzato questa motorizzazione presto sarà decisamente meno marcato.