Nuova decisione da parte del Governo che non farà di certo felice gli italiani che dovranno pagare altre tasse.
Il pagamento delle imposte è davvero una delle poche certe in Italia, con queste che non fanno altro se non aumentare in modo inesorabile, a prescindere dalla tendenza politica del Governo. Lo si è vista anche con la differenza di atteggiamento di quello attuale tra il suo periodo all’opposizione e quello in fase di gestione.
Il costo della benzina sembrava essere un problema facilmente risolvibile, con le accise che potevano essere rapidamente tolte, prima di accorgersi che la pratica non era di certo facile. Non solo non c’è stato il tanto atteso taglio delle accise, ma si sta andando anche verso un sensibile aumento.
Ricordiamo come l’Unione Europea stia incentivando le varie nazioni a far pareggiare le accise per benzina e gasolio, il che naturalmente non farà altro che aumentare il prezzo del diesel in Italia. Dunque è giunto il momento di capire nel dettaglio che cosa succede con questo pesante cambiamento che può mettere in crisi gli automobilisti.
Cambio delle accise: prezzi del carburante destinati ad aumentare
Non pensiamo che ci sarà un equilibrio che permetterà di arrivare a una condizione di parità, con un primo aumento del gasolio e anche un calo della benzina. Questo è lo scenario che ci si deve aspettare nei prossimi anni, fino ad arrivare all’equilibrio totale sul valore delle accise tra i vari carburanti.

Attualmente i valori fiscali sono fissati a 71,34 centesimi al litro per la benzina e di 63,24 centesimi al litro il gasolio. Dunque c’è stato un piccolo calo di un 1,5 centesimi per la benzina, che prima era a 72,84, ma lo stesso è avvenuto in fase contrario per il diesel. Al momento l’impatto è abbastanza contenuto e minimo, ma si andrà per forza verso un aumento sempre più sostenuto del prezzo del gasolio, il carburante più usato per chi deve compiere lunghi viaggi.
Questo è un chiaro sintomo di come ci sia la volontà di portare la mobilità a essere quanto più possibile pubblica e ridurre quella privata. Un controllo così chiaro del traffico e anche delle emissioni di CO2 che, se da un lato è sicuramente positivo, dall’altro rischia di limitare sensibilmente gli spostamenti. Si è all’inizio di una rivoluzione, ma il taglio delle accise per il momento non vi è di sicuro stato e vedremo come proseguirò questo allineamento.