Durissimo colpo per le auto a gasolio, con un nuovo blocco che ora mette in crisi gran parte dei cittadini.
Le novità riguardanti le automobili sono ormai all’ordine del giorno e soprattutto sono tantissimi gli automobilisti che non sanno davvero che vettura acquistare. Le motivazioni sono dettate dalla grande incertezza che serpeggia anche all’interno delle istituzioni, visto che c’è chi punta tutto sull’elettrico, mentre per altri si dovrebbe dare vita a un’alternanza tra i carburanti.
Chi sembra essere in crisi davvero nera per il proprio futuro è il gasolio, con questa tipologia di carburante che già da diverso tempo non sta raccogliendo i risultati sperati. Siamo ben lontani dai tempi nei quali il diesel riusciva a tenere testa anche alla benzina nelle vendite, con il mercato che ora lo sta portando sempre più ai margini del settore.
Sono tante le città che hanno deciso di chiudere con il gasolio, considerando infatti come questo sia il carburante più inquinante che si possa scegliere. Questo però è vero fino a un certo punto, considerando infatti gli eccezionali salti di qualità per la progettazione di queste auto, con l’AD Blue che permette di abbattere le emissioni, ma ora ci sono delle novità importanti.
Nonostante le innovazioni che si stanno effettuando in modo tale da poter rendere le auto a gasolio sempre di più al passo con i tempi, a quanto pare non si riesce mai a farlo abbastanza a sufficienza. Sono dunque previsti anche per il 2025 una serie di limitazioni che metteranno in seria difficoltà tutti i cittadini che hanno deciso di puntare ancora su questi motori.
Lo si vede per esempio dalla scelta della Regione Lombardia, con questa che ha deciso che dall’1 ottobre 2025 non vi saranno delle restrizioni solo per Euro4, con queste che possono circolare di fatto solo nei paesi con meno di 30 mila abitanti, ma il tutto si espanderà anche alle Euro5. Stesso discorso vale anche per il Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Dunque è il Nord Italia che più di tutti sta dando un vero e proprio giro di vite nei confronti delle auto a gasolio. Una decisione che però divide molto l’opinione pubblica anche perché sono Regioni dove, tolti i capoluoghi di provincia, non è poi così raro trovare una serie di Comuni limitrofi con meno di 30 mila abitanti. La scelta dunque rimane divisiva, con il gasolio che avrà modo di trovare delle alternative future.
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