Il mito delle due ruote si rinnova completamente, con una trasformazione che va ben oltre il semplice restyling estetico. Un cambiamento che farà discutere.
C’era grande attesa per il nuovo corso del T-Max. E Yamaha non ha deluso, presentando a EICMA un modello che segna un punto di svolta nella storia di questo scooter. La metamorfosi è evidente già al primo sguardo: linee completamente ridisegnate, più affilate e moderne, come un atleta che ha affinato la propria muscolatura.
Ma le novità più interessanti si nascondono sotto la carrozzeria, dove gli ingegneri giapponesi hanno lavorato per mesi. Affinando e perfezionando un’architettura che da anni incontra il favore degli scooteristi di tutto il mondo, e con ottime ragioni.
Il motore resta il bicilindrico da 560 cc, fedele compagno di tante avventure. Ma non lasciatevi ingannare dai numeri sulla carta – i 48 cavalli sono gli stessi di prima. La vera differenza sta nel carattere: il sistema di aspirazione è stato ripensato per donare più grinta e un sound più coinvolgente, mentre la frizione centrifuga rivista promette scatti brucianti al semaforo.
La vera sorpresa arriva dal comparto elettronico. Il nuovo T-Max sfoggia una piattaforma inerziale che porta in dote l’ABS cornering – una prima volta assoluta per uno scooter di questa categoria. In curva, la sicurezza fa un salto di qualità. Il controllo di trazione resta, ma ora è più raffinato. E con due mappature del motore si può scegliere tra Jekyll e Hyde: tranquillo per il tragitto casa-ufficio, grintoso nel weekend.
Il cruscotto diventa un piccolo gioiello tecnologico. Lo schermo TFT da 7 pollici offre tre visualizzazioni diverse e, grazie all’app MyRide, trasforma lo scooter in un’estensione dello smartphone. Musica, messaggi, chiamate: tutto a portata di sguardo. Per chi acquista un T-Max c’è anche l’app Garmin in omaggio, con navigazione satellitare e info su traffico e meteo in tempo reale.
Chi cerca il massimo può puntare sulla versione Tech Max. Parabrezza elettrico, sella e manopole riscaldate per l’inverno, cruise control per i viaggi lunghi. E non mancano chicche come il controllo pressione gomme e i comandi retroilluminati.
La parte ciclistica non tradisce: telaio in alluminio, forcella rovesciata e doppio disco anteriore da 267 mm con pinze radiali. Il sottosella? Sempre generoso, con spazio per un casco integrale e qualcosa in più.
Bisognerà aspettare marzo 2025 per vederlo dai concessionari. Sul prezzo regna il mistero, ma non aspettatevi sorprese: dovrebbe aggirarsi intorno ai 13.499 euro dell’attuale versione base. Non proprio economico, certo. Ma del resto, quando mai l’eccellenza lo è stata?
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