Arriva una pericolosissima truffa che riguarda le due ruote e che può creare non pochi problemi a chi non fa attenzione. Sembrano essere in regalo ma ovviamente non è così
Ormai è sempre più dilagante il fenomeno del phishing, che invade tutti i nostri dispositivi e ci frega tramite la tecnologia. Basta un semplice click e si possono consegnare tutti i dati sensibili a criminali informatici. Certo uno potrebbe abbassare la guardia pensando di avere in regalo delle bici elettriche ed è proprio lì che ti fregano.
Al giorno d’oggi basta veramente poco per vedere violati i nostri conti, perdere i soldi e ritrovarsi con un bel niente in banca. Non servono più le classiche rapine, le estorsioni di denaro fatte con la forza e la violenza, ma basta l’ingegno degli hacker, la fine arte della truffa informatica. Con un click sul link sbagliato siamo finiti. Consegniamo tutti i nostri dati sensibili e possono accedere alle nostre risorse, senza fatica, senza sforzo e con pochissimo rischio. Purtroppo la tecnologia dà ma la tecnologia toglie anche e c’è poco da sorridere in questi casi. Oggi vogliamo parlare dell’ultima truffa che sta girando e che sembra essere davvero molto pericolosa, anche perché ti coglie di sorpresa.
Nessuno potrebbe immaginare dietro la vittoria di un paio di e-bike un tentativo di rubarti tutto, e invece…
Si parla di un annuncio in cui 250 biciclette elettriche vengono regalate perché presentano solo dei “piccoli graffi”. Il messaggio, spesso in spagnolo e tradotto automaticamente in italiano, è accompagnato da foto che mostrano realmente delle bici (generate con l’intelligenza artificiale). Viene richiesto un semplice “grazie” in risposta e si entra nella lista dei fortunati vincitori.
Se si mette il famoso “grazie” in risposta si riceve un altro messaggio di lì a poco, dove viene richiesto di condividere il post in almeno 10 gruppi per ricevere effettivamente la bici. Una volta confermata l’azione, arriva un secondo messaggio con un link, presentato come l’ultimo passo per la spedizione. Proprio questo banale link è l’inizio di tutti i problemi. Cliccando si entra nel mondo del “phishing“, ovvero c’è una pagina costruita ad hoc dove bisogna inserire i propri dati per la spedizione. Se l’antivirus non blocca il malware si rischia di vedere compromessi i propri dati e lì siamo fritti.
Secondo le rilevazioni online, il sito web utilizzato per raccogliere i dati degli utenti è stato creato con Google Sites ed è attivo da dicembre 2024. Sembra che l’origine di questo file sia indonesiana. La pagina Facebook che ha diffuso la truffa è stata creata a novembre, e da allora, purtroppo, ha raccolto migliaia di condivisioni. Per difendersi è fin troppo ovvio cosa bisogna fare: ignorare ogni tipo di messaggio del genere e procedere oltre. Nessuno vi regala delle e-bike!
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