Brutta gatta da pelare in casa Opel, alcuni dei modelli di punta dell’azienda potrebbero avere problemi, ecco cosa sta accadendo.
L’affidabilità non può che essere un fattore fondamentale per decretare il successo (oppure il fallimento) di una casa automobilistica. Per questo non può che essere necessario che i modelli che vengono immessi sul mercato la garantiscano. Se questo non accade, a essere a rischio sono in primis le persone che hanno scelto di puntare su queste vetture ma anche la reputazione dell’azienda con la schiera degli acquirenti o aspiranti tali che può essere destinata soltanto a diminuire.
In molti casi, infatti, la scelta di una vettura rispetto a un’altra può dipendere dalle esperienze passate del cliente, positive o negative che siano: non a caso, spesso si sceglie di puntare su un’azienda che ci ha già garantito un ottimo prodotto. In altri, invece, ci si può basare sui riscontri che si possono trovare online, così da capire cosa abbiano vissuto gli altri automobilisti. Ora però, la situazione non sembra essere delle migliori per una realtà importante come Opel che si ritrova a dover avere a che fare con un problema non da poco. Il richiamo è arrivato.
Ma quale sarebbe il problema che potrebbe coinvolgere alcuni modelli di casa Opel? Purtroppo, si tratta di una situazione nota agli esperti del mondo di automobili, soprattutto perché ha coinvolto anche altre case automobilistiche e che sembra non avere fine, visto che i primi casi sono emersi addirittura dieci anni fa. Si tratta di uno dei peggiori scandali del mondo dell’automobilismo.
Il riferimento è ai richiami relativi a quelle vetture che avevano montato a bordo gli airbag realizzati dalla compagnia Takata. Questi prodotti sono risultati inaffidabili, al punto tale da presentare il rischio di una mancata attivazione nel caso di un incidente o altri gravi malfunzionamenti. Il pericolo non può evidentemente essere sottovalutato, una mancata apertura, infatti, non può che mettere a rischio la vita degli occupanti del mezzo. Fino ad ora il malfunzionamento sembrava non avere riguardato le vetture del brand tedesco: secondo il gruppo questi avrebbero “a bordo airbag differenti”, mentre ora da ulteriori controlli sarebbe emersa una situazione diversa.
È infatti partita il 13 giugno un nuovo richiamo legato al marchio Opel che non può essere sottovalutato. Il gas utilizzato per far scoppiare l’airbag di alcuni modelli, nel tempo, potrebbe degradarsi a causa del calore e dell’umidità, esattamente come riscontrato in alcune vetture targate DR e Citroen. Il disservizio riguarderebbe soprattutto alcuni modelli, in modo particolare quelli prodotti durante la collaborazione con General Motors; per questo motivo, Stellantis non è ritenuta responsabile.
A ricevere una comunicazione con l’invito di presentarsi in concessionaria o in officina per una verifica potrebbero essere quindi i possessori di questi modelli; l’Opel Astra di terza e quarta generazione, la Meriva di seconda generazione, la prima serie Mokka, la terza della Vectra, la terza della Zafira, la Cascada e la Signum. Insomma, il problema degli air-bag Takata resta un disagio che sembra ancora difficile da arginare anche a distanza di anni. A farne le spese non può che essere la reputazione di questi produttori ma anche gli automobilisti potrebbero restare a piedi per un lungo periodo.
E se una Fiat Panda potesse superare una Ferrari? Il risultato è davvero sorprendente: un…
E' tornato alla luce un modello leggendario. I tifosi della Ferrari in visibilio. Ecco le…
Questo nuovo SUV ha un prezzo stracciato ed è pronto a mettere al tappeto la…
Patente sospesa, con la nuova riforma del Codice della Strada rischi grosso: non puoi permetterti…
Non solo Stellantis, anche un altro colosso si ferma. Allarme tra i lavoratori, la situazione…
Sono tanti i marchi che si stanno lanciando su di un particolare motore e questo…