Parcheggio auto, colpo di scena clamoroso: la normativa si modifica ancora, ecco cosa dicono gli ultimi aggiornamenti
Gli automobilisti, ogni giorno, sono consci di dover lottare anche e soprattutto con due fattori imprescindibili: il traffico ed i parcheggi. Soprattutto nelle città più grandi, le metropoli, nelle ore di punta si impiegano anche ore per percorrere pochi chilometri. Ed i parcheggi non sono certo più semplici da trovare, soprattutto nelle zone del centro cittadino.
Se ormai le strisce bianche, quelle che delimitano i parcheggi non a pagamento sono sempre meno, quasi abolite, le strisce blu che delimitano i posti dove è necessario il pedaggio sono ugualmente prese d’assalto. E poco importa se in alcune città gli importi sono elevati: a volte 2,5 euro l’ora se non 3. Fatto sta che per necessità ci si trova costretti a dover usufruire di questi stalli che innescano un altro problema, relativo al pagamento. Spesso, infatti, le colonnine sono lontane o malfunzionanti: ecco perché ormai le app arrivano in soccorso anche per questo. I parcheggi sono quindi un vero e proprio incubo in certi casi.
Parcheggi, ecco la normativa: cosa accade ora
I parcheggi sono un dilemma non solo per quanto riguarda gli spazi cittadini. Sono sempre più un problema, addirittura fonte di litigi o peggio, all’interno dei condomini. Le regole di assegnazione sono definite dalle normative che sono state aggiornate nel 2024. Il Codice Civile, ovviamente va rispettato nel modo assoluto e prevede in base ai millesimi di proprietà degli immobili l’uso delle aree di parcheggio esistenti.
Gli articoli da rispettare sono il 1102 che prevede come i condomini possano utilizzare le parti comuni come il parcheggio senza cambiare la destinazione d’uso tantomeno non limiti l’utilizzo. L’articolo 1117, invece, sostiene come siano beni comuni le aree destinate al parcheggio che devono essere disciplinate dall’amministratore come recita l’articolo 1130 che, in caso di posti insufficienti per il parcheggio, deve prevedere turnazioni. L’articolo 41-sexies delle legge 1150 del 1942, invece, stabilisce come ogni 10 metri cubi di fabbricato ve ne debba essere uno quadro di parcheggio.
Il regolamento condominiale, naturalmente, è lo strumento principale per quanto riguarda i parcheggi: nell’assemblea si discte dei criteri di assegnazione dei posti di auto, dell’utilizzo degli spazi ma anche delle sanzioni in caso non vengano rispettate le regole. Il regolamento può essere approvato solo se il voto favorevole dei condomini presenti supera la metà dei millesimi totali del fabbricato.
Nei criteri di assegnazione vi sono, peraltro, delle normative da rispettare: ogni condomino deve infatti avere uguali diritti e se i posti dovessero essere insufficienti, allora si procede con le turnazioni che possono essere settimanali, mensili o anche semestrali. Le sanzioni per chi rasgredisce le regole vanno dai 200 agli 800 euro.
I posti riservati per i disabili, invece, devono essere accessibili e segnalati adeguatamente ed essere ubicati il più vicino possibile all’ingreddo dell’edificio.