Patente ritirata, nuova pena alternativa già approvata: riabiliterà tanti condannati

Patente ritirata, ecco la nuova pena: è già stata approvata. Interessa molti automobilisti, ecco cosa sta succedendo. 

E’ da poco entrato in vigore il nuovo Codice della strada, fortemente voluto dal governo Meloni e in particolare dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. La nuova riforma è stata approvata con l’obbiettivo di aumentare la sicurezza nelle strade e di abbassare il numero di incidenti stradali sulle nostre strade.

La nuova legge prevede pene piuttosto severe, in molti casi ancora più rigide rispetto alla precedente normativa, soprattutto per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcool o di sostanze. Le pene sono varie, e vanno dalla multa alla sottrazione di punti dalla patente, sino nei casi peggiori alla sospensione della patente e addirittura all’arresto.

In un Comune italiano si è però già approvata una nuova pena alternativa per chi viene sanzionato per questo tipo di infrazione, per sensibilizzare sui rischi alla guida, avere un approccio costruttivo e restituire alla comunità nello stesso tempo.

Patente, la proposta del comune italiano

Dal Comune di Riccione arriva la proposta di sostituire la pena detentiva o pecuniaria con un lavoro di pubblica utilità, al servizio del comune e dei suoi abitanti. In questo modo non solo si favorisce il reinserimento sociale dell’automobilista colto in fallo, ma si dà anche un contributo positivo alla comunità. La convenzione tra il Comune e il Tribunale di Rimini è già stata attivata e sarà attiva sino al 2027. L’istitutto del lavoro di pubblica utilità (Lpu) è già realtà e sarà valido come sanzione alternativa.

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Patente, la proposta del comune italiano (AnsaFoto) – derapate.allaguida.it

Tra le attività in cui i condannati saranno impiegati ci sono anche l’accompagnamento e l’assistenza agli anziani del Centro diurno anziani della Residenza Pullè di Riccione durante le loro attività quotidiane, o la manutenzione e la cura delle aree verdi della città. Il Comune ha manifestato una certa soddisfazione: “E’ un passo importante per il nostro impegno verso la reintegrazione sociale delle persone che hanno violato la legge” ha detto l’assessora ai Servizi sociali alla persona, Marina Zoffoli. “Offre l’opportunità di restituire qualcosa”.

Non resta che aspettare e vedere se altre città italiane prenderanno esempio e attueranno simili iniziative anche in altre zone del paese. Riccione, in questo senso, è sempre stata in prima linea sin dal 2015 per quanto riguarda l’inserimento nei lavori di pubblica utilità, e anche questa volta per quanto riguarda il Codice della Strada ha deciso di seguire questa strada.

 

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