Patenti false, sconcertante scoperta delle forze dell’ordine. I numeri sono davvero preoccupanti anche per l’incolumità pubblica
La patente di guida, come tutti sanno, è un documento indispensabile per la conduzione di veicoli a motore su strade pubbliche.
Per possederla bisogna superare un esame di teoria che è composto da un questionario di 30 domande a risposta secca. Una volta superata la fase teorica, il candidato deve obbligatoriamente sostenere anche un esame pratico, finalizzato ad ottenere la licenza di guida.
Nonostante il nuovo formato europei e le moderne tecnologie, non sono rari i casi di falsificazione delle patenti. L’ultimo è stato scoperto dalle Forze dell’Ordine a Brescia. Un’indagine che ha portato alla scoperta di migliaia di documenti non validi.
La Polizia Stradale, la Polizia Provinciale e la Guardia di Finanza hanno recentemente fatto una scoperta preoccupante e senza precedenti: oltre 2.000 patenti false nel bresciano. Si tratta di una notizia allarmante, poiché potrebbero esserci tantissime automobili guidate da conducenti con una licenza di guida non valida e falsificata.
Le forze dell’ordine hanno inoltre scoperto un giro d’affari da oltre 1 milione di euro che si nascondeva dietro la vendita delle pseudo patenti. Queste ultime proverebbero da una serie di raggiri perpetrati da chi ha allestito un simile sistema.
La Polizia e la Guardia di Finanza avrebbero inserito nel registro degli indagati ben 60 individui. E non solo: risultano anche 4 arresti per associazione a delinquere. L’obiettivo principale era quello di ottenere patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente (CQC), necessarie la guida professionale di mezzi di trasporto pesanti. Le indagini hanno portato gli investigatori ad indagare sui titolari di 4 autoscuole e sui loro numerosi fiancheggiatori.
Ciò che sorprende maggiormente è il fatto che il sistema fosse in grado di truccare anche gli esami di guida. Gli indagati utilizzavano infatti dei particolari metodi di suggerimento e, forse, persino delle estorsioni sui candidati. Le forze dell’ordine avrebbero individuato anche il “suggeritore”, ovvero la persone che indicava le risposte mediante uno strumento telefonico.
Le indagini, nel frattempo, proseguono affinché si possa conoscere l’intero sistema messo in campo per ottenere in modo facile le patenti di guida. Ricordiamo che chi circola con una patente di guida non valida e falsa può essere punito con un’ammenda dai 5mila ai 30mila euro con implicazioni anche di natura penale.
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