Alcune auto hanno un quarto pedale oltre ai classici acceleratore, freno e frizione. Ecco le sue diverse funzioni.
Al giorno d’oggi, salire su un’auto dotata di quattro pedali potrebbe lasciare molti perplessi. Abituati alla classica disposizione a tre pedali delle auto con cambio manuale – acceleratore, freno e frizione – oppure ai due pedali delle vetture automatiche, la presenza di un quarto pedale può sembrare un dettaglio insolito, persino anacronistico. Tuttavia, questa configurazione non è frutto di un errore o di un capriccio progettuale: ha radici ben precise nella storia dell’automobilismo e rappresenta una soluzione tecnica che, in alcune epoche e per determinati modelli, ha avuto un ruolo fondamentale.
Per comprendere il perché alcune auto siano dotate di questo misterioso elemento, è necessario fare un passo indietro nel tempo. Tra gli anni ’90 e i primi anni 2000, diverse case automobilistiche – in particolare Mercedes-Benz – hanno adottato il quarto pedale per una funzione specifica: azionare il freno a mano. Una scelta progettuale che potrebbe apparire curiosa, ma che si rivela particolarmente interessante analizzando il contesto e le necessità dell’epoca.
Tradizionalmente, la disposizione dei pedali nelle auto a cambio manuale è standardizzata: acceleratore a destra, freno al centro e frizione a sinistra. Questo schema è stato consolidato nel tempo per garantire ergonomia e sicurezza durante la guida. Ma cosa succede quando si aggiunge un quarto pedale? La risposta non è univoca, poiché il ruolo del quarto pedale è cambiato a seconda dei modelli e delle epoche.
In alcune auto sportive o di lusso, il quarto pedale era concepito come un poggiapiede per il piede sinistro del guidatore. Questa soluzione permetteva di migliorare il comfort durante la guida, specialmente nei lunghi viaggi, offrendo un supporto stabile che riduceva la fatica. Non si trattava quindi di un elemento attivo, ma piuttosto di un accorgimento per aumentare l’ergonomia dell’abitacolo.
Tuttavia, una funzione più pratica e innovativa del quarto pedale ha preso piede negli anni ’90: quella di sostituire il tradizionale freno a mano con un pedale dedicato. Questa configurazione era particolarmente comune in alcune vetture Mercedes-Benz prodotte in quegli anni, dove il quarto pedale si trovava a sinistra della frizione. Per attivare il freno a mano, il guidatore doveva premere con decisione il pedale, mentre per disattivarlo era necessaria una leva posizionata sul cruscotto.
La scelta di adottare un pedale per il freno a mano al posto della tradizionale leva non era dettata da ragioni estetiche, bensì da motivazioni pratiche e tecniche. In primo luogo, questa soluzione permetteva di liberare spazio nel tunnel centrale, dove di solito si trovava la leva del freno a mano. Questo spazio aggiuntivo poteva essere utilizzato per altri scopi, come l’installazione di vani portaoggetti o braccioli più ampi e confortevoli.
Inoltre, il pedale offriva una modalità di azionamento più immediata e intuitiva, specialmente per gli automobilisti abituati a veicoli di grandi dimensioni, come SUV o berline di lusso. La posizione del pedale, facilmente raggiungibile con il piede sinistro, garantiva un’azione rapida e senza sforzo, rendendo l’utilizzo del freno a mano più fluido rispetto alla tradizionale leva.
Sebbene oggi la maggior parte delle vetture moderne utilizzi freni di stazionamento elettronici, azionabili tramite un semplice pulsante, il quarto pedale non è del tutto scomparso. Alcuni modelli, soprattutto quelli destinati al mercato nordamericano, continuano a utilizzare questa configurazione, apprezzata per la sua semplicità e affidabilità.
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