Sono ore complicatissime per Stellantis, il futuro di Peugeot è pronto ad un severo ribaltone. Ecco tutto svelato, cosa sta succedendo? La geopolitica dell’Automotive ora cambia
Il 2024 non è un anno fortunato per i colossi dell’Automotive. Ne sanno qualcosa Volkswagen e Stellantis, due giganti alle prese con i problemi che stanno funestando l’anno solare ormai in chiusura. Il gruppo tedesco rischia di licenziare oltre 15.000 dipendenti a causa delle vendite in calo e del flop della neonata generazione della Golf. Problemi che in parte sta attraversando anche il gruppo italo-francese, alle prese con una crisi che rischia di lasciare il segno.
Stellantis, ad oggi, è detentrice e proprietaria di una dozzina di marchi. Un peso che inizia a diventare insopportabile per la gestione del colosso dei motori, al punto che potrebbe passare la mano e cederne qualcuno ai giganti provenienti al di là della Grande Muraglia. Lo stesso Carlos Tavares, AD e numero uno di Stellantis, non aveva nascosto negli ultimi periodi di aver dato ascolto ad offerte ghiotte dalla Cina.
Che una di queste proposte vada a colpire proprio Peugeot? E non solo, ci sarebbe da aggiungere. Secondo la stampa transalpina, Stellantis potrebbe presto cedere il tris di marchi francesi (Peugeot, Citroen e DS Automobiles) ai potenziali acquirenti dalla Cina. Una scelta che potrebbe cambiare la geopolitica dell’Automotive.
Peugeot ceduta ai cinesi: cosa succede in casa Stellantis?
“Non possiamo escludere nulla a priori”: così Carlos Tavares aveva commentato le voci circa una cessione di uno o più brand da parte di Stellantis. E sarebbe anche assurdo dire il contrario: in un momento così difficile come questa seconda meta del 2024, gli scenari possono essere davvero variegati ed imprevedibili.
Quello che resta certo è il grande valore strategico (e di mercato) che Peugeot rappresenta nella rosa di marchi a disposizione e di proprietà di Stellantis. Il brand francese è il capostipite delle novità tecnologiche (sia costruttive che di prodotto) e rappresenterebbe una perdita salata per la ricerca e sviluppo del colosso italo-francese.
Discorso, invece, diverso per Citroen e DS Automobiles: le due sorelline dalla Francia hanno attraversato un periodo complicato e non hanno portato grossi dividendi alle casse di Stellantis. Per questo, nonostante rappresentino comunque due voci importanti, risulterebbero meno intoccabili dinanzi all’offerta giusta dalla Cina. E chissà che nelle prossime settimane, i rumors non possano trasformarsi in notizie concrete e tangibili.