Porsche, lo stop del Governo ne ha sancito la fine: l’annuncio ufficiale

Porsche, la decisione del governo mette fine al progetto. Annuncio ufficiale, è una mazzata per l’azienda. 

Porsche è uno dei marchi più amati dagli automobilisti. I modelli dell’azienda tedesca sono dei piccoli gioielli, che grazie alla loro eleganza e alle loro grandi prestazioni hanno portato in alto il nome dell’azienda e sono diventati dei veri e propri simboli di eccelellenza in campo automobilistico.

Per raggiungere questi risultati, Porsche lavora incessantemente allo sviluppo dei nuovi modelli e ai test dei nuovi veicoli, in modo da portare al cliente finale modelli di grande qualità e affidabilità. Per poter seguire bene lo sviluppo della macchina, avere strutture adeguate è ovviamente da sempre una componente fondamentale. Il centro di Nardò in quest’ottica ha ormai da diverso tempo un ruolo fondamentale per Porsche, che qui tiene le importanti fasi di prova dei suoi veicoli. L’azienda ha però dovuto incassare un importante passo indietro per quanto riguarda questa sede centrale per la messa a punto dei modelli Porsche. Il governo ha spinto l’azienda ha mettere la parola fine ad un importante progetto che era in piedi ormai da diversi anni.

Porsche, bloccato il progetto: non si farà

Porsche è pronta a dire addio al progetto di ampliare il Nardò Technical Center, come comunicato dalla stessa azienda e riportato tra gli altri dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Il progetto di ampliamento della pista dal valore di 450 milioni, presentato nel 2021, sembra essere dunque accantonato, il piano di sviluppo non verrà continuato.

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Porsche, bloccato il progetto: non si farà (Porsche) – derapate.allaguida.it

Il Ministero dell’ambiente dietro direttiva dell’Unione Europea lo scorso anno aveva chiesto alla Regione, con cui era stato trovato un accordo, di fermare il progetto. I lavori avrebbero infatti richiesto secondo alcune indiscrezioni l’esproprio di 500 ettari di bosco, di cui 200 destinati alle nuove piste, per questo il progetto aveva scatenato le ire degli ambientalisti. La mancata sostenibilità ambientale, a fronte di un progetto non considerato di sufficiente interesse pubblico, hanno dunque spinto a fermare le operazioni.

«La decisione è il risultato di un’approfondita riflessione e di un intenso dialogo con diversi stakeholder» si legge nella nota dell’azienda. Porsche ha deciso dunque di abbandonare l’idea di ampliare le piste e creare nuovi edifici, ma non intende certo lasciare il centro.

«Il Nardò Technical Center continua a rappresentare una componente fondamentale delle capacità integrate di sviluppo e collaudo del Gruppo Porsche – conferma – Le attività di testing continueranno a essere svolte nel sito» si legge.

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