Stanno per giungere pessime notizie da Bruxelles, con l’Unione Europea che ha approvato una pazzesca decisione.
Da un po’ di anni a questa parte risulta chiaro a tutti come in Europa si stia cercando in tutti i modi di eliminare la mobilità privata, almeno quella termica. Anche il discorso legato alle auto elettriche sta dividendo molto l’opinione pubblica, con molti Comuni che stanno cercando di incentivare il concetto di Car Sharing.
Ridurre le auto in generale, a prescindere dalla loro motorizzazione è senza dubbio uno dei principali obiettivi e ciò lo si capisce perfettamente da come si stia andando verso una serie di blocchi e di dure limitazioni. Tra i fattori che possono portare all’addio dalle classiche auto vi è l’ennesimo aumento dei prezzi del carburante.
Si sta dunque andando nella direzione di un “obbligo mascherato” per il cambio dell’auto, perché se questa inizia ad avere delle spese insostenibili, allora diventa normale il cambio. Ed è proprio questa la direzione che ha intrapreso l’UE con una delle ultime novità per quanto riguarda il prezzo del carburante, con i costi che sono destinati a impennarsi in modo davvero molto preoccupante.
Da Bruxelles non arrivano mai delle belle notizie per gli automobilisti e lo si vede ancora una volta con il caso legato all’approvazione della Direttiva 2023/959. Questa ha fatto sì che si desse il via libera al mercato di scambio delle quote di emissioni di CO2, il che ha portato il progetto a essere esteso, a partire da 20287, anche ai trasporti su gomma.
Ciò dunque significa che le varie compagnie petrolifere avranno l’obbligo di pagare per ogni tonnellata di CO2 prodotta, con il tetto attuale che è di 45 euro per tonnellata. Ecco dunque come già questo comporterà un notevole aumento dei costi, considerando come si arriverà a 10 centesimi per litro in più con la benzina e 12 centesimi in più con il gasolio. Il problema però è che questo tetto di 45 euro durerà poco.
La domanda di quote di ETS salirà e si parla di un arrivo nel medio termine a 200 euro per tonnellata. In questo caso l’aumento sarebbe di 47 centesimi al litro e dunque si arriverebbe velocemente a oltre 2 euro al litro. La situazione dunque attorno al prezzo del carburante è destinata a peggiorare rapidamente e sarà quindi necessario trovare delle soluzioni alternative, con elettrico e mezzi pubblici che sono quelli maggiormente alla portata.
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