Questa auto di FIAT è stata un vero fallimento, l’hanno guidata in tantissimi. Da non credere, è considerata la peggiore di sempre.
La storia della FIAT è stata costellata di enormi successi: sono tantissimi i modelli che sono entrati nella leggenda dei motori e che hanno fatto registrare dei numeri di vendita da record. 500, Punto, Panda, 600, Uno, 125 sono solo alcuni dei modelli FIAT entrati nel cuore degli appassionati e diventati delle autentiche icone. Viene difficile associare un marchio blasonato come quello torinese alla parola “flop” leggendo questi nomi, eppure nel passato dell’azienda italiana ci sono anche progetti decisamente meno riusciti.
Non tutte le ciambelle, come si dice, vengono con il buco, e anche la FIAT ha prodotto un modello che si è rivelato un vero fallimento. Era partito con le migliori premesse e sembrava potesse essere l’ennesimo grande gioiello di casa FIAT, ma invece ha finito col portare l’azienda ad un passo dal baratro.
Era il 2001 quando la FIAT lanciò la Stilo, che nelle idee dell’azienda torinese doveva rappresentare una agguerrita rivale per la Volkswagen Golf, che all’epoca dominava il segmento. La realtà però fu ben diversa, e finì col diventare uno dei più grandi fallimenti della storia della FIAT, con ben due miliardi di perdita per l’azienda.
FIAT investì moltissimo nelle tecnologie per la sua nuova automobile, che aveva funzionalità all’avanguardia per l’epoca come cruise control, sensori di posteggio e tetto apribile, e proprio questo forse fu la causa delle difficoltà di questo modello. Da un lato, le automobili tedesche dimostravano di essere sempre un passo avanti dal punto di vista delle innovazioni.
Dall’altro lato invece FIAT aveva perso quello che era il suo punto di forza: un costo sostenibile. I tanti investimenti avevano aumentato i costi per l’azienda e conseguentemente i prezzi di listino, “allontanando” molto di quel pubblico che aveva fatto le fortune della FIAT. Quando l’azienda decise di riproporne una versione semplificata il danno era ormai fatto.
Il risultato furono appena 790.000 unità vendute nei 9 anni di commercializzazione del modello. Considerando che inizialmente l’azienda auspicava di venderne 200.000 all’anno, va da sé che il risultato sia stato ampiamente al di sotto delle aspettative. L’impatto sui bilanci aziendali è stato devastante, e le grandi perdite dei primi anni hanno di fatto contribuito ad aprire l’era di Sergio Marchionne al timone della casa torinese.
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