La F1 è la più grande competizione al mondo per auto e i costi di una monoposto possono essere davvero pazzeschi.
La maggior parte dei marchi a livello mondiale non vedrebbe davvero l’ora di poter entrare a far parte del magico mondo della F1. Anche la stessa Federazione è desiderosa di accettare al proprio interno quanti più marchi di lusso e prestigiosi possibili, ma molto spesso a frenare le varie dirigenza sono i costi di una simile impresa sportiva.
Non è per niente semplice poter gestire una scuderia nella più importante competizione, soprattutto perché siamo di fronte alla massima tecnologia assoluta per quanto riguarda la creazione di un’auto. Non è solo il motore a essere preponderante, ma anche tutta una serie di aggiunte che devono essere perfette.
Ci sono poi delle minime differenze che fanno la differenza, motivo per il quale ormai sembra che un secondo di ritardo dopo sei km di circuito sia un’eternità. Così chiaramente non è, con le scuderie minori che devono comunque sborsare delle cifre incredibili per poter prendere parte alla competizione, con i costi di produzione che sono davvero impressionanti.
A spiegare quali sono i reali costi in F1 ci ha pensato Pat Symonds, uno degli storici progettisti in casa Renault quando il colosso francese era riuscito a vincere il Mondiale nel 2005 e nel 2006. Nonostante il suo ruolo fosse tra i più blasonati, ovvero Chief Technical Director, spesso e volentieri non era informato dei costi complessivi della scuderia.
Globalmente si parla comunque di una cifra che si avvicina moltissimo ai 400 milioni di Dollari, dunque circa 366 milioni di Euro, ma questa era la cifra pre 2021, poi l’introduzione del Budget Cap ha obbligato le scuderie a passare a soli 135 milioni di Dollari, dunque 123 milioni di Euro. I prezzi variano chiaramente in base alle varie caratteristiche dell’auto, con il telaio che ha un prezzo di circa 650 mila Euro.
L’ala posteriore invece varia tra i 70 e i 130 mila Euro, per l’anteriore invece siamo sui 130. L’halo, ovvero il sistema di sicurezza che si trova al di sopra dei piloti, costa “solo” 15 mila Euro. Il fondo piatto invece si stanzia sui 130 mila Euro, ma il vero costo che fa saltare il banco è la Power Unit. La componente motoristica infatti parte da un valore di 16,5 milioni di Euro, un costo che può mettere in grossa crisi molte aziende, tanto è vero che Renault ha deciso di non produrne più.
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