John Elkann è uno dei nomi di punta dell’automotive mondiale, ma quanto guadagna veramente? Le cifre sono da capogiro.
Di recente, l’addio a Stellantis di Carlos Tavares, che ha deciso di lasciare l’incarico di amministratore delegato del gruppo in anticipo, ha scatenato un dibattito acceso per via della presunta faraonica buonuscita (cifre per altro poi smentite da Stellantis) che avrebbe percepito per lasciare la holding, e ha riportato l’attenzione sui guadagni che i grandi nomi dell’automotive mondiale portano a casa per la loro attività di manager nelle grandi aziende del settore.
Inevitabilmente, nel discorso è finito anche il presidente di Stellantis John Elkann, a maggior ragione considerando le tante attività “extra automotive” che il dirigente e la Exor gestiscono contemporaneamente ai loro interessi nel segmento delle automobili. Come è facile immaginare, il patrimonio di Elkann è da capogiro, non una sorpresa per l’erede dell’impero della famiglia Agnelli, che in oltre un secolo si è distinta come una delle dinastie di imprenditori più potenti del nostro paese. Quando si pensa alla famiglia Agnelli, inevitabilmente il pensiero va soprattutto alla FIAT, e oggi dunque a Stellantis. Eppure non è questa la “gallina dalle uova d’oro” per John Elkann.
John Elkann, guadagni da capogiro grazie a Ferrari
Il legame tra la famiglia Agnelli e un altro colosso del made in Italy, la Ferrari, è ben noto. Oggi John Elkann è il presidente dell’azienda di Maranello, e come è facile immaginarsi quello del “Cavallino Rampante” è uno dei brand più di successo e prolifici del panorama internazionale, che può contare sulla produzione delle supercar più ambite su piazza, su una storia leggendaria nel motorsport e su un marketing da capogiro.
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Oggi la Ferrari sta avendo un periodo particolarmente fortunato della sua storia sul fronte del mercato e del profitto, e questo ovviamente si riflette positivamente anche sulle finanze di Elkann. L’erede di casa FIAT nel 2024 ha portato a casa ben 2,6 milioni di euro, come scrive il noto portale Milano Finanza, in crescita rispetto ai 2,39 dell’anno precedente. Lo stipendio “base” è di 500.000 mila euro, con un milione di euro in aggiunta per gli obbiettivi a breve termine e un altro milione per quelli a lungo termine. A questi sono da aggiungere i circa 70 mila euro di “fringe benefit” di cui il presidente di Ferrari ha potuto godere. Elkann, insomma, è un vero “paperone”, ma non il più ricco in casa Ferrari: l’ad Benedetto Vigna infatti lo batte, con un compenso di quasi 8 milioni di euro.