Quanto guadagna un tassista in un anno? Esplode la polemica, cifre incredibili

Continua la polemica sui guadagni dei tassisti: la cifra fa discutere, non si placano le critiche nel nostro paese. 

Negli ultimi mesi il dibattito sui taxi è particolarmente acceso: il tema delle licenze da sempre tiene banco e fa discutere, senza considerare la convivenza con gli NCC, sempre più diffuse nelle grandi città, che ha scatenato diverse proteste da parte dei tassisti. Spesso i cittadini in tempi recenti hanno lamentato che riuscire a trovare un’auto disponibile, soprattutto nelle zone più trafficate e in occasione dei grandi eventi, è in molti casi molto difficile. La situazione, insomma, è sotto la lente d’ingrandimento da parte dell’opinione pubblica.

C’è un aspetto, però, che è ancora più contestato e sotto l’occhio del ciclone: quanto effettivamente guadagnano i tassisti? La categoria è da sempre sotto esame per quanto riguarda questo aspetto, l’assenza di sistemi di pagamento elettronico in molte auto getta ombre sui redditi effettivamente dichiarati. 

Taxi, ecco quando si guadagna nelle grandi città italiane

Il Sole 24 Ore ha provato a rispondere alla domanda su quali effettivamente siano i guadagni dei tassisti nelle principali città italiane. Partendo dai dati del Dipartimento delle Finanze del Mef sulle ultime dichiarazioni dei redditi disponibili relative al 2023, il quotidiano ha portato avanti un’indagine che prende in considerazione il reddito degli autisti di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Torino e Palermo.

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Taxi, ecco quando si guadagna nelle grandi città italiane – derapate.allaguida.it

I risultati hanno confermato una media nazionale di poco meno di 18 mila euro annui, con qualche importante differenza però tra le diverse città. I tassisti più ricchi sono quelli di Firenze: nel capoluogo tosano il reddito medio è di 24.160 euro all’anno, poco più di 2.000 euro lordi al mese. Al secondo posto Milano, con 22.551 euro. Seguono Bologna (18.899 euro), Roma (solo 15.726 euro) e Torino (13.349 euro). Sono fanalino di coda Napoli e Palermo, rispettivamente con 12.791 euro e 10.730 euro.

La critica sulle cifre dichiarate non è ovviamente mancata, Napoli e Roma in particolare, considerando il grande flusso di persone che visitano queste città, hanno fatto ampiamente discutere e hanno rigettato ombre sui redditi realmente percepiti. Dubbi che, su spera, possano essere dissipati dal nuovo obbligo di avere sempre a disposizione il POS per i pagamenti elettronici della corsa, che dovrebbe aiutare ad avere una maggiore trasparenza su questo aspetto. Il governo, ultimamente, per rinforzare la lotta contro l’evasione fiscale ha puntato sempre di più sui pagamenti digitali, non resta che aspettare e vedere quali saranno i risultati con i maggiori controlli. 

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