La Porsche è una delle più grandi marche automobilistiche della storia, ma pochi conoscono la storia del motore più rivoluzionario di sempre.
I cambiamenti che stiamo ammirando al giorno d’oggi nel mondo dei motori sono incredibili e per molti tali da non riconoscere più la realtà a quattro ruote. Il passaggio alle componenti elettriche per molti è un duro colpo, considerando come il rombo del motore sia una caratteristica imprescindibile, con Porsche che però non la vede così.
Si sa che le grandi rivoluzioni debbano partire dall’alto e non vi è dubbio alcuno sul fatto che la casa di Stoccarda sia una di quelle che ha saputo raccogliere i maggiori successi. La potenze delle sue auto è nota in tutto il mondo, con un modello come la 911 che è considerata come una delle vetture più prestazionali del mondo.
Pochi sanno però che la Porsche era un marchio in grado di guardare al futuro e in un’ottica talmente rivoluzionaria già più di 100 anni fa da far parlare di sé quando ancora non esisteva. Ferdinand Porsche è stata una delle più grandi figure di sempre nella storia dei motori e nel 1900 diede vita a una delle automobili più incredibili mai progettate prima.
Eravamo al Salone di Parigi del 1900 e un giovane ragazzo di nome Ferdinand Porsche, non ancora ingegnere visto che le divenne per meriti solo diversi anni dopo, si mise in collaborazione con la Lohner, una piccola società che produceva automobili. La storia della Lohner fu di breve durata, anche perché fallì pochi anni dopo, ma nessuno avrebbe immaginato che il modello presentato a Parigi sarebbe diventato il primo della storia del marchio Porsche.
La vettura prese il nome di Lohner-Porsche e aveva tre caratteristiche che avrebbero spopolato in seguito. Nacque per la prima volta il concetto di auto cabrio, con la decisione che fece discutere, visto che l’idea era che le auto avrebbero dovuto coprire anche dagli eventi climatici. In secondo luogo ogni ruota aveva un suo piccolo motore, da 2,5 cavalli l’uno, dunque a tutti gli effetti un’auto a trazione integrale.
La più grande e clamorosa novità riguarda però il fatto che già al tempo c’era chi aveva capito la grande importanza di usare auto ibride. Nacque il concetto che allora era di Mixte, con la batteria che in fase di frenata si ricaricava. Un’auto che era in grado di toccare i 50 km/h, ma che era troppo rivoluzionaria per il tempo, a ma a guardarla oggi si capisce perché Ferdinand Porsche fosse un genio.
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