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RC auto, il trucco per una polizza economica: quasi nessuno lo conosceva

Pubblicato da
Antonio Pinter

Ci sono piccole differenze che cambiano molto sul portafoglio  quando si parla di assicurazione auto: quasi mille euro all’anno, ecco la più essenziale

C’è qualcosa che non torna nel mercato delle assicurazioni auto in Italia. Un mistero che si nasconde tra le pieghe dei numeri e che fa strabuzzare gli occhi quando si confrontano i preventivi. Qual è il problema, e quale potrebbe essere la possibile soluzione?

Pensate che un automobilista milanese paga in media 285 euro all’anno per assicurare la sua auto, mentre un napoletano ne spende ben 1.120. Una differenza che fa riflettere e che racconta molto più di quanto sembri sulla frammentazione del nostro paese.

Il grande divario delle polizze

I numeri del 2024 non lasciano spazio a interpretazioni. Il costo medio nazionale si è attestato a 656 euro, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Ma è quando si guarda più da vicino che le sorprese diventano interessanti. Il Nord-Ovest ha visto un’impennata del 9%, mentre Sud e Isole hanno registrato rincari più contenuti. Il Molise, addirittura, ha fatto registrare un calo del 2,6%.

Pordenone: il Friuli Venezia Giulia è la regione più economica derapateallaguida.it

Ma perché queste differenze così marcate? Le ragioni sono tante e si mescolano tra loro. L’inflazione ha fatto schizzare alle stelle i costi dei ricambi e delle riparazioni. Poi c’è il problema dell’evasione assicurativa, con quel 6% di auto che circolano senza copertura. E non dimentichiamo le frodi nei sinistri, che ormai rappresentano più di un quarto degli incidenti sospetti.

La Campania resta la maglia nera delle assicurazioni, con una media di 1.102 euro all’anno. Una cifra che fa impallidire il confronto con il Friuli Venezia Giulia, dove si spendono in media 431 euro. In mezzo troviamo la Puglia con 715 euro e la Calabria con 696. È come se esistessero due Italie diverse, che viaggiano a velocità differenti.

Tra le grandi città, dopo Milano, troviamo Roma dove si spendono in media 402 euro. Poi Bologna con 462 euro, mentre Torino e Palermo si attestano sui 600 euro. Ma è nelle province che il divario diventa ancora più evidente. Napoli e Caserta superano i mille euro di premio medio, mentre a Pordenone e Udine si resta intorno ai 420 euro.

Il quadro che emerge è quello di un paese spaccato in due, dove il costo dell’assicurazione auto diventa quasi un termometro sociale. Non è solo questione di Nord e Sud, ma di un sistema che non riesce a trovare un equilibrio. Le compagnie assicurative adeguano i prezzi al rischio, certo, ma le differenze sono così marcate da sembrare quasi irreali.

E mentre gli automobilisti continuano a fare i conti con questi aumenti, emerge chiaro un dato: la scelta del luogo di residenza può fare la differenza tra una polizza sostenibile e una che pesa come un macigno sul bilancio familiare. Una realtà che racconta molto delle disparità che ancora attraversano il nostro paese, come un fiume carsico che riemerge proprio quando si parla di denaro.

Antonio Pinter

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