Scoprire di avere l’RC scaduta può essere un grave problema, ecco cosa sarebbe utile fare se si vuole evitare un salasso.
Tutti sanno che è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa per ogni veicolo a motore di cui si è proprietari. A stabilirlo è il Codice della Strada, con l’idea che si possa essere tutelati, e dare la stessa garanzia agli altri, qualora si dovesse essere coinvolti in un incidente. L’accordo può comunque essere personalizzato sulla base delle proprie esigenze.
Se lo si ritiene necessario, è possibile una serie di clausole aggiuntive che aumentano il livello di protezione. Basti pensare, ad esempio, al furto e incendio (specie se l’acquisto è stato fatto da poco), ma anche a quella per gli eventi atmosferici, per gli infortuni al conducente o per l’assistenza stradale, giusto per citare quelle più considerate. Ma cosa accade se ci si rende conto che l’RC è scaduta?
RC scaduta: come proteggersi dalle conseguenze peggiori
In genere tutte le compagnie assicurative avvisano con tempestività i propri clienti per evitare che possano viaggiare con l’RC scaduta. E’ difficile quindi che si circoli comunque, a meno che non si pensi di fare il furbetto, ma a quel punto le conseguenze potrebbero essere negative non solo per se stessi ma anche per gli altri se si dovesse essere coinvolti in un incidente.
Effettivamente è comunque possibile circolare comunque pur senza avere pagato, ma come è facile immaginare questo può accadere solo per un periodo limitato. Secondo quanto stabilito dal Codice delle Assicurazioni Private che, all’articolo 170 bis, è consentito farlo per un tempo massimo di 15 giorni. Questa idea è stata confermata anche dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26104, 19 dicembre 2016.
Fino a qualche anno fa c’era però stata qualche compagnia assicurativa che si era opposta a questa condizione, in concomitanza con l‘abolizione del tacito rinnovo, che dà modo a ogni utente di valutare soluzioni alternative rispetto a quella sottoscritta senza andare incontro ad alcuna penale. Anche se non dovesse esserci alcun rinnovo, la polizza risulta essere valida entro i 15 giorni dalla compagnia precedente. Non esistono differenze per chi dovesse preferire una soluzione valida per sei mesi o con pagamento due volte l’anno. Nessun problema nemmeno se il mancato rinnovo può essere addebitato a una dimenticanza. Si è infatti deciso di inserire una norma con questi limiti di tolleranza così da poter garantire assistenza a tutti, anche ai più sbadati.
E’ bene però tenere presente un altro importante dettaglio, che diventa fondamentale per tutti per evitare problemi. I 15 giorni di tolleranza, infatti, valgono esclusivamente per l’RC di base, non per eventuali altre clausole che si è deciso di inserire. Se si dovesse, ad esempio, subire un danno a causa della grandine in quel periodo non è previsto alcun risarcimento. Qualora si dovesse continuare a circolare anche superata quella fase, le conseguenze possono essere davvero pesanti. Il mezzo può essere sequestrato e trasportato con un carro attrezzi in apposito deposito, a cui si aggiunge una sanzione pecuniaria fino a un massimo di 3.464 euro.