Pecco Bagnaia non può più farci nulla, Marquez sta ridendo sotto i baffi: c’è un verdetto che fa la differenza per il presente e soprattutto per il futuro. Il pilota italiano è alle corde
Per il #63 la stagione è iniziata male e sta finendo peggio, tra tanti bassi e pochi alti, una sofferenza dietro l’altra, con il dubbio che non si possa battere un campione come Marquez. L’infortunio alla spalla lo terrà fuori per le ultime due gare ma sta già lavorando in vista del 2026.
All’inizio l’impresa sembrava fattibile: battere Marquez poteva essere un’impresa alla portata di Bagnaia per una serie di motivi. Primo su tutti c’era il fatto dell’esperienza, avendo vinto due titoli nei precedenti tre anni, il centauro torinese sapeva già vita morte e miracoli della Desmosedici, al contrario di Marquez, appena sbarcato nel box ufficiale e reduce da una sola stagione con il Team Gresini. Invece questo gap è stato capovolto, con lo spagnolo da subito mattatore, in grado di sbaragliare la concorrenza sin dalle prime uscite nei test.
Il divario tra i due compagni di scuderia è andato via via aumentando con il passare dei Gran Premi, senza mai dare la sensazione di potersi interrompere. L’unico stop è arrivato a Mandalika, a giochi fatti, con la caduta di Marquez e il conseguente infortunio alla spalla. Rischi zero e la decisione di tornare direttamente nel 2026. Nel frattempo anche le altre squadre sono cresciute e l’assenza del nove volte iridato non è bastata a Pecco per rimettersi davanti (eccezion fatta per la Sprint Race in Malesia).
Jorge Lorenzo esalta Marquez: il paragone con Bagnaia non regge
A parlare di Marquez e Bagnaia è stato anche un grande ex, che conosce bene la Ducati, nonostante non sia riuscito a centrare il titolo con Borgo Panigale.

Jorge Lorenzo, intervistato dagli spagnoli di AS ha dichiarato: “Al momento non c’è nessuno all’altezza di Marquez e i risultati lo dimostrano“. L’ex campione della Yamaha ha poi aggiunto: “Il fatto che Bagnaia e Di Giannantonio abbiano la sua stessa moto senza riuscirsi ad avvicinare, dimostra che Marc in questo momento non è solo un gradino sopra, ma due gradini sopra tutti gli altri”.
Per Lorenzo il paragone di questo Marquez è con i fuoriclasse della categoria, nei loro anni di grazia. Roba da Valentino Rossi nel 2002 con la Honda o da Mick Doohan nel 1997 sempre con la casa giapponese. Uno come Marc può solo che ritoccare i suoi record se la salute lo assisterà.





