Una delle auto più esclusive mai prodotte in Italia torna a far parlare di sé: nata dalla Delta Integrale, cerca un nuovo proprietario che sappia apprezzarne il valore.
Ci sono auto che nascono per stupire, altre per correre, altre ancora per entrare nella storia. La Zagato Hyena è tutto questo insieme. Nata nei primi anni ’90 dalla mente geniale dei designer di Zagato, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi e allo stesso tempo sfortunati del mondo automobilistico italiano.
Partendo dalla mitica Delta HF Integrale, i maestri della carrozzeria milanese hanno dato vita a una coupé che ha dell’incredibile. Un progetto ambizioso che però si è scontrato con la dura realtà del mercato e della produzione, fermandosi a soli 24 esemplari invece dei 500 inizialmente previsti.
Oggi uno di questi rarissimi esemplari è tornato sotto i riflettori. La vettura in questione, del 1992, si mostra in tutto il suo splendore con una verniciatura Grigio Alloy che sostituisce il rosso originale. Un cambio di look che le dona un’eleganza senza tempo, esaltata dagli interni in Alcantara turchese. Il contachilometri segna appena 31.200 chilometri, numeri che raccontano di un’auto preservata come un’opera d’arte.
Ma sotto il cofano batte un cuore ancora più speciale. Il quattro cilindri turbo, già potente nella sua configurazione originale, è stato portato a 350 cavalli grazie a un sapiente lavoro di elaborazione. Un intervento che non ne ha snaturato l’indole, ma l’ha resa ancora più prestazionale, come testimonia il nuovo impianto di scarico che le regala una voce ancora più coinvolgente.
La storia di questa Hyena ha qualcosa di romantico e malinconico insieme. Zagato aveva sognato in grande, immaginando una produzione di 500 esemplari. Ma i piani si sono dovuti scontrare con la realtà: Lancia non poteva fornire abbastanza telai della Delta. La soluzione? Trasformare vetture già esistenti, con un inevitabile aumento dei costi e una drastica riduzione dei numeri produttivi.
Ora questa rarità cerca casa negli Stati Uniti, con un prezzo base di 299.000 dollari. Non è la prima volta che passa all’asta: solo l’anno scorso era stata venduta per 246.400 dollari. Il dettaglio curioso? Il chilometraggio è rimasto identico, segno che l’attuale proprietario l’ha tenuta ferma, come una preziosa opera d’arte in un museo privato.
Una scelta comprensibile ma che stride con la natura di quest’auto, nata per emozionare su strada. La Hyena non è solo un investimento, è un pezzo di storia dell’automobile italiana che merita di essere vissuto. Il nuovo proprietario avrà tra le mani non solo una delle Lancia più rare mai prodotte, ma un vero e proprio capolavoro su quattro ruote, testimone di un’epoca in cui l’audacia dei carrozzieri italiani non conosceva limiti.
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