Le direttive riguardanti la revisione dell’auto sono cambiate in maniera sostanziale. Ora tutti dovranno obbligatoriamente adeguarsi.
Per la sicurezza dei mezzi di circolazione in strada e per il controllo delle loro emissioni, è obbligatorio svolgere su essi una revisione. Dal 1997, per i privati, la cadenza temporale di questa attività è pari a 2 anni, mentre per i veicoli pubblici e professionali è di un anno. In Italia, questo tipo di monitoraggio è divenuto un requisito sistematico negli anni ’80. La revisione era stata introdotta per la prima volta nel nostro Paese con la legge n.870 del 1968 e a oggi, quindi, ha visto modifiche sostanziali.
I tanti cambiamenti, specie per il tipo di mezzi di trasporto utilizzati ora e non in passato, hanno indotto di recente l’Unione europea a emanare delle nuove direttive. Il CITA, Comité de l’Inspection Technique Automobile, ha fatto chiarezza su tutte le novità in arrivo nel 2024.
Con l’aumento della diffusione di auto elettriche in Europa, anche le competenze degli ispettori di revisione sono in continuo mutamento. Sul fronte dei controlli per la sicurezza dei mezzi e per la loro migliore efficienza ambientale in strada, vanno registrate differenze notevoli fra i veicoli elettrici e quelli tradizionali. Infatti, i primi hanno un peso maggiore, un tipo di aerodinamica speciale e montano dei sistemi di alta tensione. Queste peculiarità hanno portato, quindi, a diverse novità sulle prove di emissione e sui test in generale.
Cosa dicono le nuove direttive sulla revisione dell’auto
Il CITA ha fatto chiarezza su tutti gli aggiornamenti apportati da parte dell’Ue sul tema delle revisioni. L’organizzazione, la quale coordina le attività d’ispezione tecnica dei veicoli, ha contribuito alle modifiche apportate sul regolamento.
La Commissione europea sta per svelare tutte le revisioni sostanziali apportate al pacchetto inerente ai controlli tecnici dei mezzi di trasporto. Lo farà “entro la fine di quest’anno o l’inizio del prossimo”, fanno sapere dal CITA (Fonte: Sicurauto.it). A cambiare saranno soprattutto i test sulle emissioni di tutti i tipi di veicolo, i quali diverranno maggiormente rigorosi. Verrà misurato il numero di particelle (PN) e ci saranno dei test sugli ossidi di azoto (NOx).
Per quanto riguarda i veicoli elettrici (EV), invece, vi sono da segnalare altrettante nuove disposizioni. Per il momento, però, la portata delle nuove normative è ancora in discussione. Sul tema delle sospensioni, invece, il regolamento sarà “molto probabilmente identico a quello attuato sinora”, dicono dal CITA. Ovviamente, sarà tutto ufficializzato quanto l’organizzazione avrà fra le mani la bozza definitiva.
A riguardo delle sospensioni, però, vanno segnalati degli esperimenti su alcuni test da condurre nella specifica Task Force sugli ADAS. Questo sta avvenendo per via del fatto che sempre più auto sono dotate di ADAS e, quindi, sarà importantissimo testarne l’efficienza durante tutta la vita del mezzo.