Rolls-Royce presenta un nuovo motore, elettrico accantonato: ecco su quale tecnologia stanno puntando

Venti parole per incuriosire: Rolls-Royce accelera sul motore mtu a idrogeno, test interni avviati e strategia Net Zero, elettrico in secondo piano.

Rolls-Royce cambia passo e mette il suo reparto Power Systems al centro di una transizione diversa da quella dominante: non rincorre l’auto elettrica, ma spinge su un motore a idrogeno pensato per generazione e cogenerazione, con test avviati in casa e investimenti mirati sul banco prova di Augusta, in Germania.

Il progetto rientra in un percorso battezzato Net Zero at Power Systems, che mette nel mirino la neutralità climatica al 2050 con una tappa intermedia già fissata per la riduzione delle emissioni. L’obiettivo è abilitare l’attuale famiglia di motori a gas mtu a funzionare prima con miscele a basso contenuto di idrogeno e poi a idrogeno puro, affiancando sistemi a celle a combustibile per portare in rete energia senza CO₂.

Motore mtu a idrogeno: la nuova via di Rolls-Royce

Rolls-Royce ha avviato i test interni dei motori mtu alimentati a idrogeno, dopo un investimento di 10 milioni di euro in un anno e mezzo per aggiornare banco prova e tecnologie allo stabilimento di Augsburg, sede di Rolls-Royce Solutions in Germania. Il programma Net Zero at Power Systems va a regime con lo sviluppo dei propulsori destinati a produzione e cogenerazione, convertiti per funzionare con questo combustibile pulito.

Rolls Royce nuovo motore
Motore mtu a idrogeno derapateallaguida.it

Oggi i gruppi elettrogeni con motori a gas mtu delle Serie 500 e 4000 lavorano già con miscele al 10% di idrogeno; la roadmap prevede l’orizzonte del 100%. Come chiarito da Perry Kuiper, la commercializzazione sarà progressiva: nuovi motori Series 500 e Series 4000 compatibili fino al 100% di idrogeno, più kit di conversione su specifica per aggiornare gli esemplari già installati e portarli all’alimentazione a idrogeno puro.

Il capitolo emissioni è incardinato in obiettivi precisi: ridurre del 35% i gas serra generati da prodotti e processi entro il 2030, primo gradino verso la neutralità al 2050. La certificazione dei motori per carburanti alternativi puliti è già in agenda, con aperture a e-diesel e biofuels di seconda generazione.

Come ha spiegato Andreas Görtz, nella fase iniziale del nascente ecosistema dell’idrogeno il gas naturale farà da ponte, ma l’idrogeno è considerato praticabile sul piano tecnico ed economico: per questo l’evoluzione dei motori a gas mtu contempla miscele al 10% o 25% e, quando maturo, l’impiego al 100%.

È un piano a più strati: motori a idrogeno pronti alla scalabilità, fuel cell per zero emissioni operative, carburanti sintetici e bio per il periodo di transizione, recupero energetico e cogenerazione per spremere ogni punto percentuale di efficienza. In un settore dei combustibili verdi affollato, Rolls-Royce non si limita a difendere la posizione: prova a dettare il ritmo con una traiettoria che mette l’elettrico in seconda fila e sposta il baricentro sull’idrogeno.

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