La Porsche è da sempre un marchio di lusso, ma solo pochi sanno che ne esiste anche una versione low cost.
Non ci sono dubbi sul fatto che la maggior parte degli appassionati sogna di poter mettere le mani almeno una volta nella vita su di una Porsche. Siamo di fronte infatti a uno dei marchi che ha saputo scrivere la storia del mondo dei motori, con una serie di veicoli davvero di rara potenza e bellezza.
Non dimentichiamo inoltre come, a rendere ancora più epica la storia della Porsche, ci pensi il fatto che si tratta del marchio che nella storia ha saputo vincere il maggior numero di 24 Ore di Le Mans. Numeri pazzeschi, con il Mondiale WEC del 2024 che è tornato a Stoccarda, testimonianza come ogni ambito abbia un ruolo di primo piano.
A quanto pare però la Porsche, in alcune nazioni, ha deciso di anche di cambiare pelle. Lo si vede soprattutto con un modello davvero unico nel proprio genere e che è stato sviluppato Cina. Un progetto a dir poco pazzesco e che dimostra ancora una volta come la casa tedesca abbia modo sempre di stupire.
Porsche C88: un concept che non si era mai visto
La Porsche, a inizio anni ’90, non stava di certo attraversando il miglior periodo della propria storia, motivo per il quale era un bene per la società tedesca trovare delle soluzioni di vario genere per poter rialzare la testa. Nessuno si aspettava che tra le ventidue aziende che risposero presente alla richiesta del progetto di una China Family Car avrebbe potuto esserci anche la Porsche.

Si trattava di un progetto per poter garantire nuove prospettive su quello che al tempo era un mercato ancora in fase di sviluppo, ma di difficile valutazione. La Porsche diede vita così a un concept che, a primo impatto, è davvero molto lontano da quella che è la classica filosofia che ha reso grande la casa tedesca.
Il C88 rappresentava un’auto che avrebbe dovuto mostrarsi come un modello Cheapness, dunque economicità, Comfortness, comodità, e Cleaness, ovvero pulizia. Il numero 88 invece stava per il prezzo di vendita, con i clienti che avrebbero potuto mettervi le mani sopra con una spesa molto contenuta di soli 88 mila Yuan, il che al giorno d’oggi corrisponde solo a 11 mila Euro. Inoltre 88 è un numero fortunato in Cina, il che rendeva tutto perfetto. La presentazione ufficiale avvenne al Salone di Pechino del 1994, ma nel 1995 il Governo ritirò il progetto e non se ne fece nulla.