Locatelli vince per la prima volta in carriera in Superbike, ma la Ducati deve fare mea culpa per la moto data a Bulega.
La magia del motorsport lo si vede anche nel momento in cui ci sono alcune gare che sembrano essere scontate, già scritte e in certi casi anche noiose. Il dominio di Bulega era stato netto in Gara 1, con la Ducati che avrebbe dovuto dominare i rivali anche la domenica, ma i problemi di affidabilità giungono nel momento peggiore.
Nicolò già aveva dovuto iniziare la gara dalla decima posizione, a causa di un guasto meccanico nella mattinata in Superpole Race, perdendo così 12 punti su Razgatlioglu che ha vinto sul bagnato. La posizione svantaggiosa non lo ha penalizzato e ha dato vita a una rimonta straordinaria, fino a quando però la moto non lo ha tradito ancora, regalando una giornata magica ad Andrea Locatelli.
“Loca”, è tutta tua: grande Yamaha

ANDREA LOCATELLI 10 – La vittoria non sarebbe da 10, e lo sa anche il “Loca”, perché senza il guasto meccanico di Bulega sarebbe stato impossibile vincere. Locatelli ha però corso da 10, perché ha saputo rimanere davanti a moto molto più prestazionali, ha superato la Ducati di Bautista e ha anche effettuato un grande controsorpasso a Bulega. La moto non glielo avrebbe concesso, ma Locatelli ad Assen ha fatto vedere di essere un pilota che merita una moto da titolo mondiale.
REMY GARDNER 8,5 – La Yamaha torna finalmente a respirare aria di alta classifica, e nell’attesa del ritorno dall’infortunio di Jonathan Rea, si gode un doppio podio anche con Remy Gardner e la sua moto satellite del Team GYTR. Gara solida e volenterosa quella dell’australiano che riesce a portarsi a casa un bel podio che dà morale a tutto l’ambiente dei Tre Diapason.
AXEL BASSANI 7,5 – Stava dando dei buoni segnali la Bimota, con Axel Bassani che ad Assen piazza un grande colpo con un’ottima quinta posizione che vale oro. La casa italiana dimostra dunque di voler alzare il livello delle prestazioni, visto come Alex Lowes chiuda alle spalle del compagno di squadra, ma Bassani sta dimostrando di sapersi migliorare e perfezionare le prestazioni della sua moto.
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TEAM DUCATI 4 – La domenica della Ducati è da dimenticare, anche se ha ottenuto un secondo posto con Bautista. Bulega aveva le carte in regola per dominare Gara 2, pur partendo dalla decima posizione, ma non si può pensare di avere guasti meccanici sia nella Superpole Race che nella seconda prova. La rabbia di Nicolò è comprensibile che perde 20 punti nella domenica su Razgatlioglu.
TOPRAK RAZGATLIOGLU 4,5 – Va bene che non era il circuito per BMW e che non c’era la pioggia come nella Superpole Race, ma l’ottavo posto in gara è davvero negativo. Toprak non riesce a tenere le prime posizioni e scivola via via sempre di più, con i sorpassi delle due Bimota e della Honda di Lecuona che testimoniano come solo il crollo della Ducati possa far sorridere il turco.
ANDREA IANNONE 5 – La stagione di Iannone non sta convincendo e il suo weekend è davvero anonimo. Si ritira sia in Gara 1 che nella Superpole Race e in Gara 2 non riesce mai a farsi vedere, con il nono posto finale che è senza infamia e senza lode, ma ci si aspettava molto di più da lui.