Sabato straordinario a Portimao, con Razgatlioglu e Bulega che forse hanno già regalato la gara dell’anno.
Nonostante Razgatlioglu avesse già parlato del forte di una “Ducati Cup”, già a Portimao abbiamo avuto modo di essere smentiti pienamente. La lotta tra BMW e Ducati è più viva che mai e il turco scaccia i brutti pensieri di Phillip Island e ottiene una straordinaria vittoria in Gara 1 dopo un duello epico con Bulega.
La lotta al vertice dunque è apertissima, ma tanto di cappello a un super Bulega che ha dimostrato di voler vincere fino alla fine. Una gara a due, con gli altri che nulla potevano alle loro spalle, con Nicolò e Toprak instancabilmente là davanti a duellare come solo i grandi campioni sanno fare.
DUELLO RAZGATLIOGLU-BULEGA 10 – Dare un voto o mezzo voto in più all’uno o all’altro sarebbe un insulto per quello che si è visto a Portimao. Un duello da antologia, che entra di diritto nella storia della categoria. Toprak parte malissimo dalla pole, ma inizia fin da subito una rimonta che lo porta al primo posto. Bulega lo supera in varie occasioni, passando anche il turco con delle staccate sontuose. Alla fine i due arrivano quasi attaccati e la spunta Razgatlioglu. Non si sa se Bulega con la Ducati avesse dovuto vincere o un Toprak in spolvero da venerdì avesse dovuto dominare, ciò che è certo è che questo spettacolo è da 10 con lode.
ANDREA LOCATELLI 8 – La Yamaha ancora orfana di Rea si gode il suo “Loca”, con Andrea che disputa una gara nettamente superiore alle attese. Non era messo in lizza per i possibili piloti a podio, ma è riuscito sempre a mantenere Petrucci a debita distanza e dopo i due settimi posti in gara in Australia, questo podio sa di impresa.
XAVI VIERGE 8 – E chi se la sarebbe aspettata una Honda nelle prime cinque posizioni? Dopo i tre undicesimi posti in Australia, Vierge rialza la testa per l’Ala Dorata e si prende una quinta posizione davanti a Van der Mark con oltre 2 secondi sulla BMW. Un grandissimo risultato che fa ben sperare per il futuro.
BAUTISTA-REDDING 4 – Stabilire se fosse un semplice contatto di gara o ci sia stato effettivamente un contatto è davvero una questione irrilevante. Il problema reale sta nel fatto che quando questi due sono in pista assieme non riescono a essere lucidi e nessuno dei due ha voluto alzare il piede. Il risultato finale è stata la più classica delle cadute, ma ora tutti e due sono dalla parte della Ducati.
ANDREA IANNONE 5 – Era considerato come uno dei possibili candidati al podio, ma non c’è mai andato nemmeno vicino. Salva un po’ la gara nel finale chiudendo settimo, superando le Yamaha non ufficiali di Aegerter e Gardner, ma così non basta.
I GEMMELLI LOWES 5 – Stavano anche disputando una buona gara, ma entrambi sono costretti a raccogliere i cocci delle loro moto e alzare bandiera bianca. Prima la Ducati di Sam e poi la Bimota Kawasaki di Alex, per un doppio zero che non rende felice la famiglia Lowes.
La Cina sposta il focus dalle auto elettriche ad una nuova forma di alimentazione, promettendo…
La Ferrari deve fare i conti con il caso Lewis Hamilton, con il britannico che…
Ancora una volta la Cina si impone sul mercato e ora tremano anche BMW e…
Arriva l'auto che rivoluziona l'autonomia, con oltre 3000 km percorsi. Da quando sono arrivate sul…
Da anni si cercano delle soluzioni alternative alla benzina e ora c'è un carburante innovativo.…
L'ultima occasione di acquistare una Jeep Renegade ibrida è qui, grazie a una promo che…