La BMW domina con Razgatlioglu e il turco in Gara 1 in Ungheria domina le Ducati.
Ancora una volta è tempo di fare i conti con la superiorità di Toprak Razgatlioglu e il turco in Ungheria allunga sulle Ducati. Un successo netto, senza possibilità di replica e, a meno di cadute o incidenti, sembra impossibile anche anche domani non andrà a portare a casa un’altra tripletta stagionale.
LE PAGELLE: tutti a scuola da Razgatlioglu, che rimonta per Petrucci
TOPRAK RAZGATLIOGLU 10 – Ma non si è stancato di questi voti il turco? Senza dubbio è un pilota che merita la MotoGP, ma in Pramac ci vuole andare da campione e con gare come questa del sabato in Ungheria, l’ennesima della stagione, ci arriverà senza dubbio.
DANILO PETRUCCI 8,5 – E bravo Danilo! Partiva ventunesimo e ha dato il via a una rimonta straordinaria che lo ha portato fino al quinto posto. Si parla del pilota italiano al posto di Razgatlioglu per il 2026 e chissà che gare come questa non possano convincere BMW.

NICOLO’ BULEGA 6,5 – Senza infamia e senza lode, ma forse lo sapeva anche lui che a Balaton sarà un dominio di Toprak. Secondo posto che limita i danni in attesa di giornate migliori.
ALVARO BAUTISTA 6,5 – Gara fotocopia a quella del compagno di squadra, ma è bravo a non creare problemi all’italiano e lasciargli campo libero per il secondo posto.
ANDREA LOCATELLI 7 – Non avrebbe di certo vinto, ma quel sorpasso su Razgatlioglu nella prima partenza è da incorniciare. Ci riprova anche nella seconda, ma il turco non lascia spazio. Alla fine il quarto posto è il massimo che può ottenere.
Rea, ora è il caso di dire basta: Iannone impalpabile
JONATHAN REA 4 – Fa malissimo vedere così Jonathan Rea. Un anonimo ottavo posto sembra una gara da incorniciare, poi cade, si rialza e cade ancora. Forse adesso è davvero giunto il momento di dire basta.

ANDREA IANNONE 4 – Iannone parla e Petrucci fa i fatti. Sembra questa la situazione dei piloti italiani delle scuderie satellite della Ducati. L’abruzzese aveva convinto nel suo primo anno in SBK, ma è un flop costante in questa stagione e deve ringraziare le cadute se almeno è 13esimo.
SAM LOWES 5 – Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Lowes cade ancora in modo banale quando è secondo e già dai suoi segnali fa capire come sa benissimo anche lui che si trattava di un errore davvero evitabile.