Razgatlioglu cala l’ennesima tripletta stagionale e ora per Ducati aumentano i problemi.
Quando si parla di Toprak Razgatlioglu si devono scomodare i più grandi nomi della storia della Superbike. Anche in Gara 2 in Ungheria dimostra di essere una leggenda straordinaria e di aver iniziato a prendere il largo in classifica mondiale su di un Bulega che si lecca le ferite.
LE PAGELLE: troppo Toprak per tutti, molto bene Sam Lowes
TOPRAK RAZGATLIOGLU 10 – Se si parla di piloti normali, allora è bene lasciare fuori dal discorso Razgatlioglu. Il turco è un fenomeno senza paragoni e anche alla domenica si porta a casa la Superpole Race prima e Gara 2 poi, non lasciando possibilità di replica ai rivali e il Mondiale è sempre di più nelle sue mani.
NICOLO’ BULEGA 7 – Alla fine cosa può fare di più l’italiano. Il secondo posto è il massimo risultato al quale può ambire, con la sua Ducati che non riesce in alcun modo a tenere il passo del turco.

SAM LOWES 8 – Da tempo meritava un voto così positivo, ma alla fine cadeva sempre e rovinava tutto. Questa volta il britannico resta i piedi e si porta a casa un bellissimo terzo posto
DANILO PETRUCCI 6,5 – Nella Superpole ci ha anche provato a un certo punto prima di crollare nelle prestazioni. In Gara impara dagli errori e consolida il suo terzo posto nel Mondiale con un bel quarto posto.
ANDREA LOCATELLI 6,5 – Altra ottima prova del bergamasco di casa Yamaha, con il quinto posto finale che gli vale anche il sorpasso su Bautista in classifica.
Bautista sempre più a fine corsa: Vickers crea e poi disfa
ALVARO BAUTISTA 5 – Di recente si è paragonato a Marquez, con la gestione di Ducati che è stata diversa tra i due. Alvaro ha fatto tanto per la casa di Borgo Panigale, ma la caduta anche in Gara 2, dopo una prova abbastanza veloce, fa capire come il suo tempo sia ormai finito.

JONATHAN REA 4,5 – Se Bautista è a fine corsa, Johnny è già stato anche doppiato. Un vero peccato vedere un sei volte campione del mondo così lontano dalle posizioni che gli competono
RYAN VICKERS 5,5 – Chi segue la British Superbike sa che il talento non manca, ma la continuità è un problema. A un certo punto è sesto e sta per diventare l’uomo di giornata, poi sbaglia in curva, becca un long lap penalty, lo sbaglio e alla fine cade. Una gara da 9 che nel finale diventa insufficiente.