Pazzesco quello che sta succedendo in Italia, con uno sciopero mai visto prima che bloccherà tutto per ben 24 ore.
L’obiettivo degli scioperi è quello di dare modo ai lavoratori di far sentire la propria voce nei momenti più complicati e soprattutto fare sì che anche i più deboli possano avere il diritto di far rispettare i propri diritti. In Italia non sono rari di certo gli scioperi, il che non è di certo di buon auspicio per il futuro, visto come sarebbe bello vivere in un mondo dove tutti i lavoratori vengano sempre rispettati.
Gli scioperi per quanto riguarda i trasporti spesso hanno bisogno di essere limitati. La motivazione è legata al fatto che devono essere garantiti per Legge alcuni orari, il che dunque non riesce a garantire la reale portata del messaggio, visto come lo sciopero dovrebbe smuovere le coscienze anche di coloro che non vivono direttamente la situazione del lavoratore.
Nel 2005 però vi era stato l’ultimo sciopero completo e senza la possibilità di garantire le fasce minime. Ora gli italiani dovranno fare ancora una volta i conti con questa clamorosa situazione, con i cittadini che dovranno dunque organizzarsi in modo diverso rispetto ad altre occasioni, con varie sigle sindacali che hanno preso una decisione epocale.
Si tratterà di uno degli scioperi più imponenti della storia recente d’Italia, con lo stop alla mobilità che avverrà in tutta Italia e sarà per tutte le 24 ore dell’8 novembre. Non sarà garantita infatti alcun orario sicuro, con i cittadini dunque che potranno avere il servizio solo nel caso in cui qualche autista decida di non prendere parte allo sciopero.
I sindacati che hanno proclamato questo sciopero sono Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, SGB, Filt-CGIL, Faisa-CISAL, Ugl-FNA, Adl Cobas e Fit-CISL. Dal comunicato si evince come questo sarà uno sciopero ben diverso rispetto al passato, visto come non prevederà la garanzia del servizio minimo, in quanto si intende di chiarire e mettere in evidenza la drammatica situazione che sta vivendo il settore dei trasporti.
Lo sciopero infatti vuole sensibilizzare non solo per il rinnovo della CCNL, con l’accordo che è scaduto il 31 dicembre del 2023, ma vuole sottolineare come la situazione sia drammatica non solo nelle città di medie dimensioni, ma anche nelle grandi metropoli. Gli orari essenziali sono dall’inizio del servizio diurno fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20, ma questa volta non serve segnarsi questi orari, visto come lo sciopero dell’8 novembre sarà il più grande da 19 anni a questa parte.
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