Attenzione al discorso legato alla privacy, con queste auto che potrebbero aver fatto finire i dati nella rete.
Da anni sono molti coloro che hanno paura per quanto riguarda la propria privacy nel momento in cui si decide di utilizzare nella rete i propri dati sensibili nella rete. Purtroppo la situazione si è fatta via via sempre più complicata, anche perché non sempre la gestione dei dati privati è gestita nel miglior modo possibile.
Per quanto ci siano delle Leggi molto restrittive da questo punto di vista, è innegabile che alle volte possano accadere dei fatti spiacevoli. Il fatto di tecnologizzare poi il settore delle auto non fa altro che aumentare ancora di più i dubbi da questo punto di vista, con le vetture elettriche che sono per molti dei computer con le ruote.
Ecco allora perché alle volte possono accadere dei fatti spiacevoli, e che non si dovrebbero verificare, con la Tesla che purtroppo si è trovata in una posizione davvero molto scomoda. Non bastano le grandi critiche che sono pervenute in queste ultime settimane nei confronti di Elon Musk, ma ora scatta una nuova polemica che mette in crisi il marchio.
Fuga di dati Tesla: cosa è successo?
Negli USA sono scattate delle polemiche senza fine con il sito Dogequest, con questi che avrebbe di recente messo online una mappa nella quale è messa in evidenza la posizione di tutti coloro che hanno una Tesla. I clienti dunque hanno così perso completamente la loro privacy e in un periodo come quello odierno, il fatto di aver identificato la loro posizione potrebbe comportare seri problemi.

A peggiorare la situazione vi è anche il fatto che non ci si limita solo alla posizione delle Tesla negli USA, ma allo stesso tempo si aggiungono anche i nomi dei proprietari. Un atto che non può essere in alcun modo accettato e una scelta davvero bieca da parte del sito in questione, il quale rischia di creare grossi danni ai proprietari.
C’è chi spiega come l’accuratezza dei dati non sia totale, ma rimane comunque un grosso problema e l’unico modo per poter uscire da questa mappa è quello di vendere l’auto. La cosa che fa sorridere, se così si può dire, è che chi attacca oggi Musk, fino a pochi mesi fa era il suo primo sostenitore, dunque non è da escludere come molti di coloro che hanno una Tesla attualmente non siano propriamente dei fan del Governo Trump.