Sei giustificato in caso di assenza dal lavoro. Se la tua auto presenta questo problema devi intervenire subito.
Non è infrequente che le Case automobilistiche siano costrette a richiamare in fabbrica i propri veicoli per delle défaillance tecniche, ma quanto verificatosi di recente su un noto modello europeo ha dell’incredibile. Tutto riporta al decesso di Simona Blago, ufficialmente la seconda vittima italiana di questo problema. Un numero apparentemente basso, ma che invece è piuttosto allarmante poiché ci dice che circolare in maniera non sicura può provare incidenti fatali.
I veicoli richiamati alla base sono stati 600mila e tutti i proprietari hanno ricevuto la medesima segnalazione “stop drive”, un invito a smettere immediatamente di guidare, onde evitare di incorrere in pericolosi sinistri. La situazione più preoccupante si è verificata in Francia dove oltre 250mila cittadini si sono trovati nei guai non potendosi più spostare per recarsi sul lavoro. Un tema importante su cui si è molto discusso in questi mesi.
Scoppia il caso airbag della Citroen, cosa sta succedendo
Prima di affrontarlo è bene specificare che l’elemento difettoso è l’airbag Takata applicato su centinaia di Citroen C3 e DS3. La domanda che ci si è posti è dunque se si potesse risultare assenti giustificati in caso di assenza dal lavoro per impossibilità di recarvisi con il proprio mezzo mancando l’alternativa del trasporto pubblico. Stando a quanto affermato a BFMTV da Olivier Bongrand, in simili frangenti è necessario avvisare il datore di lavoro.
Solo in questo modo si potrà essere salvi da qualsiasi rivalsa della dirigenza. Per Marion Kahn Guerra dello studio Desfilis un dipendente che elude l’impegno lavorativo è passabile di trattenuta di parte dello stipendio e potenzialmente di una sanzione disciplinare che può sconfinare nella risoluzione del contratto qualora l’assenza dovesse essere continuata per giorni o addirittura settimane.

La stessa però apre una parentesi sulle “cause di forza maggiore”, il che significa solo in caso di impossibilità a trovare un’alternativa. A quel punto la palla passa al Tribunale del Lavoro, l’unico organo deputato a stabilire se davvero il lavoratore non aveva chance di spostarsi. Il consiglio di fondo è comunque quello della trasparenza, ossia comunicare con il proprio capo e trovare assieme delle mediazioni.
Tra queste citiamo lo smart working, oppure l’assunzione di giorni di ferie o di congedo. Un’altra possibilità è quella che vede lo stesso datore di lavoro offrire un mezzo sostitutivo.