Se l’Italia entrasse in guerra chi verrebbe richiamato alle armi? Scopri se tocca anche a te

La paura di tornare in guerra è alta e ora c’è da capire chi potrebbe essere richiamato in caso di conflitto.

La possibilità di ingresso in un conflitto bellico da parte dell‘Italia, e più in generale dell’Europa occidentale, per tanti anni è sembrato un qualcosa ai limiti dell’impossibile. Le motivazioni sono di vario genere, partendo per esempio dal fatto che l’Unione Europea ha sempre fatto leva sulla volontà di creare una società che si potesse basare sulla pace.

Non è di certo un qualcosa di semplice, ma per 80 anni tutto è andato per il verso giusto, nonostante sia innegabile come non siano mancate le difficoltà dettate soprattutto da alcune crisi economiche. Certo è che nessuno avrebbe mai immaginato di parlare di un riarmo da parte dell’UE, con le parole di Ursula Von der Leyen che sono state come una lama per molti cittadini europei.

A peggiorare la situazione ci pensa anche la decisione di vari Governi di imporre alle aziende automobilistiche di lavorare anche nell’ottica della produzione di materiale adatto alla Difesa del Paese. Per questo motivo sono tanti i giovani italiani che iniziano a fare i conti con il pallottoliere e capire se possano essere chiamati a difendere l’Europa.

Riarmo per gli italiani: a chi toccherebbe?

Dal 2024 è stata abolita la Legge che imponeva l’obbligo della Leva militare, dunque tutti gli italiani che sono nati dall’1 gennaio 1986 in poi non hanno mai avuto a che fare, se non su base volontaria, del servizio militare. A parlare però di ciò che scatterebbe in caso di conflitto è stato l’Avvocato Massimiliano Masia, ai microfoni dell’“Unione Sarda”.

Soldati
Soldati (derapate.allaguida.it)

Questi ha spiegato come naturalmente la priorità sarebbe data a persone già addestrate, dunque in un primo tempo ai militari che andrebbe a comprendere coloro che sono nell’Esercito, nella Marina, nell’Aeronautica Militare, nei Carabinieri e nella Guardia di Finanza. Il secondo step riguarda invece chi ha lasciato le Forze Armate da un massimo di 5 anni e solo alla fine sarebbero richiamati anche i civili.

L’Avvocato Masia spiega come ci siano delle categorie che sono escluse, partendo da coloro che non rispecchiano le caratteristiche fisiche e morali previste dalla Legge. Saranno esclusi anche coloro che sono orfani di entrambi i genitori e hanno fratelli minorenni a carico, stesso discorso anche per i figli unici con genitori con handicap. Ci sono anche dei casi limiti, come quelli legati alle condizioni economiche svantaggiose e solo l’uomo arruolabile può sostenere la famiglia. I civili che possono essere richiamati sono coloro che hanno tra i 18 e i 45 anni.

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