Cosa succede se ci si appoggia sull’auto di qualcun altro e si crea un danno: cosa dice la legge in un caso del genere e cosa si rischia a livello civile e penale
I casi limiti del danneggiamento di un’auto possono essere disparati e portare anche diversi problemi. Detto che bisogna porre sempre la massima attenzione con le macchine altrui, può capitare di arrecare un danno a una vettura e la legge prevede delle pene specifiche.
Quante volte ci sarà capitato di appoggiarci ad una macchina anche solo per fare due chiacchiere tra amici o per riposarci un attimo, senza fare troppa attenzione. Il fatto che la vettura non sia la nostra ci espone a diversi tipi di problemi, a cui prestare grande attenzione. Quando si parla di danneggiamento, secondo quanto previsto dalle legge, si incappa nel reato se è considerato il dolo, ovvero la forza cosciente di distruggere o rovinare gravemente un bene.
Tutto questo discorso decade però se consideriamo che colui che arreca il danno lo fa con semplice colpa ma senza la volontà specifica. Ovviamente se rimaniamo all’esempio dell’uomo che si appoggia sull’auto altrui ci sono due casi limite da analizzare. Se colui che sta compiendo l’atto lo fa con l’intenzione di arrecarci un danno allora è passibile di denuncia. Ma se involontariamente si siede e magari con qualcosa del suo vestiario rovina involontariamente la carrozzeria, non può essere passibile di problemi penali.
Tutti i casi previsti dalla legge sul danneggiamento di un’auto: cosa si rischia anche sul penale
Danneggiare l’auto altrui senza volontarietà non costituisce reato e per questo non può portare a denuncia penale. Ovviamente se invece, ad esempio, qualcuno si posizione sulla macchina in questione per non farla partire, allora si configura il reato di violenza privata, passibile di querela. Scatta la violenza privata anche se il proprietario chiede al soggetto in questione di togliersi dalla propria auto ma non viene ascoltato.
Anche sporcare l’auto non può essere conteggiato tra i reati di danneggiamento, che prevedono invece un danno al corretto funzionamento del bene, non eliminabile se non con un intervento di manutenzione.
Quindi, ricapitolando, solo nel caso qualcuno si appoggi sull’auto con la chiara intenzione di danneggiarla, può essere passibile di querela per ottenere la condanna penale. Questo non garantisce il risarcimento alla vittima, che invece deve costituirsi parte civile nel processo penale (a mezzo del proprio legale).