Riapre una delle strade più dense di traffico dell’Italia. Dopo lo sgombero, ora è finalmente libera ed subito boom di passaggi.
Per diversi mesi si era fatto un gran parlare della riapertura di una delle strade più scenografiche d’Italia, quella della Forra, Brescia. Il tratto della provinciale 38 era stato chiuso a seguito di una frana avvenuta il 16 dicembre 2023 e l’interessato Comune di Tremosine, affidandosi alle promesse di chi stava operando i lavori di messa in sicurezza, aveva sperato fino all’ultimo di poterlo vedere riaperto per le festività pasquali dell’anno in corso, così da poter accogliere i turisti e fare un po’ di cassa.
Alle parole però, non sono seguiti i fatti, e a ridosso delle celebrazioni, è arrivata la doccia gelata. E’ importante dire che non tutte le storie legate alla viabilità made in Italy vanno a finire male ed infatti, è notizia delle ultime ore il ripristino di una sezione stradale che collega il nostro territorio a quello di una nazione estera. In questo caso, va specificato, che le ragione del divieto d’accesso finora in vigore, era da imputarsi ad un evento naturale e non a dissesti.
Si torna a circolare sul Colle San Gran Bernardo, tra Italia e Svizzera nessun impedimento
E’ stato ufficialmente riaperto lo scorso 6 giugno. Parliamo del valico tra Italia e Svizzera del colle del Gran San Bernando, a 2.473 metri di altitudine. La strada statale 27 che collega le località di Cerisey e in Saint-Rhemy-en-Bosses, bloccata dai grossi cumuli di neve creatisi a seguito dei fenomeni dello scorso aprile, è stata finalmente sgomberata grazie al lavoro unitario dell’Anas e del gestore svizzero. Autorità regionali, comunali ed enti preposti hanno collaborato affinché i disagi fossero limitati nel tempo.
Per gli interventi di rimozione sono state adoperate turbine fresaneve e lame dotate di un dispositivo spargisale. Via via che il tragitto veniva liberato i tecnici hanno riposizionato guard-rail e segnaletica, che erano stati rimossi per evitare possibili danneggiamenti per le slavine. E’ bene specificare che anche il Piccolo San Bernando, al confine con la Francia non era valicabile ed è stato aperto nuovamente mercoledì 28 maggio.

In entrambi i casi le popolazioni hanno partecipato con grande entusiasmo al ripristino del passaggio, in quanto al di là delle ripercussioni economiche legate allo stop forzato del flusso turistico, gli stessi abitanti dei luoghi interessati si sono trovati a doversi sacrificare nei movimenti.