Si avvicina un nuovo sciopero in Italia. Questa la data fissata per la protesta che coinvolgerà i trasporti e altri settori
Sono otto le sigle sindacali che hanno proclamato una giornata di sciopero per protestare contro l’ormai prossima approvazione della Legge di Bilancio 2026, prevista entro il 31 dicembre.

Il giorno del nuovo sciopero è stato fissato per venerdì 28 novembre quando a mobilitarsi saranno i lavoratori del settore pubblico e privato appartenenti alle sigle CUB, USB, ADL-COBAS, Unione Sindacale Italiana, FLAI Trasporti e Servizi, FISI, USI-CIT, USI Unione Sindacale Italiana. Pesanti ripercussioni sono attese nel settore dei trasporti con l’astensione dal lavoro che coinvolgerà i dipendenti di ferrovie, trasporto pubblico, del comparto aereo e delle autostrade.
I dipendenti CUB e USB sciopereranno per 24 ore. Quelli del settore ferroviario si fermeranno dalle 21 del 27 novembre alle 21 del giorno seguente, stesse modalità per le autostrade mentre per bus, metro e tram le modalità sono le medesime ovviamente nel rispetto delle fasce di garanzie previste per legge.
Le motivazioni dello sciopero del 28 novembre. Un altro è in arrivo
Lo sciopero del 28 novembre riguarderà anche sanità, scuola, pubblica amministrazione e altri servizi pubblici. In un comunicato pubblicato sul proprio sito, l’USB ha ribadito che l’imminente giornata di protesta è stata indetta contro “la finanziaria di guerra del Governo” e per la questione salariale. “Bisogna mettere in discussione la firma degli ultimi contratti nazionali – si legge nella nota – che hanno tutti contraddetto l’esigenza di garantire il potere di acquisto delle retribuzioni.”

Nel comunicato USB auspica anche massicci investimenti nei settori di scuola, sanità, università, trasporti e servizi di assistenza nonché la riduzione dell’orario di lavoro, l’abolizione della Legge Fornero e un taglio drastico delle spese militari e per il riarmo. Il giorno seguente alla giornata di sciopero, sabato 29 novembre, è prevista una manifestazione a Roma.
Un’altra imponente mobilitazione generale contro la Finanziaria 2026 è attesa per venerdì 12 dicembre quando a protestare saranno i lavoratori della CGIL. Coinvolti gli stessi settori citati per lo sciopero del 28 novembre. Ad indire lo sciopero è stato il segretario Maurizio Landini. La CGIL chiede aumenti salariali, investimenti in sanità e istruzione nonché misure efficaci per abbattere la precarietà e favorire il lavoro stabile. Landini ha risposto in tono polemico alla premier Giorgia Meloni che aveva ironizzato su un’ulteriore astensione dal lavoro fissata nuovamente di venerdì. Il segretario ha ribadito il diritto dei lavoratori a scioperare, rinunciando anche a una parte dello stipendio.





