Sospensione della patente, ora cambia tutto: cosa succede e come funzionerà in Italia

Grandi cambiamenti sono in atto per quanto riguarda la sospensione delle patenti, con gli italiani che sono con il fiato sospeso.

La sicurezza stradale è uno dei punti cardini per questo Governo, con l’intento che è quello di dare vita a quanti meno incidenti possibili in modo tale da salvaguardare la vita di tutti. Il Codice della Strada sta per essere rivoluzionato, con le sentenze che saranno molto più aspre rispetto a un tempo.

Novità per la sospensione della patente
Sospensione della patente (derapate.allaguida.it)

Non tutti però sembrano essere concordi con le innovazioni che ha in mente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, con questi che ha visto delle critiche anche da parte della sua stessa coalizione. Uno dei punti principali è quello legato alla sospensione della patente per tutti quegli automobilisti non ligi al dovere alla guida.

Ci saranno tante distinzioni in base alla gravità dell’infrazione commessa, peccato però che da un punto di vista giuridico sembrano essere diverse le falle di questo sistema. L’applicazione sembra essere infatti molto cervellotica, con i cittadini che rischiano così di essere solo confusi, perché la nuova introduzione della sospensione breve rischia di essere rivoluzionaria.

Sospensione breve della patente: cosa dice il Codice della Strada

La sospensione della patente va sempre in base alla gravità del reato commesso. Questo avviene anche oggi, ma con l’innovazione in atto da questo Governo nascerebbe anche una “mini pena”. Infatti la “sospensione breve” porterebbe a un blocco alla guida anche solo per 7 giorni, con questo che avverrebbe però nei confronti di chi si trova con i punti della patente tra i 10 e i 19.

Nuovo Codice della Strada con la patente
Matteo Salvini (Ansa – derapate.allaguida.it)

Dunque ogni infrazione potrebbe far scattare la sospensione della patente, dal semaforo a un eccesso di velocità “minimo”, ma la situazione peggiora ancora di più per chi va al di sotto dei 10 punti. In questo caso il periodo raddoppierebbe a 15 giorni, il problema è che si tratta di una pratica di fatto impossibile da attuare.

Solo sette giorni di sospensione infatti rischierebbero di causare grossi ritardi nella gestione delle patenti da parte delle Forze dell’Ordine e inoltre sarebbe molto complicato poter vedere in tempo reale il numero di punti complessivi. Inoltre il sistema a punti è fatto proprio per rimanere all’interno di un range da 1 a 30, non per essere sanzionati anche avendo oltre il 60% dei punti complessivi. Una scelta che non convince e che per il momento vede diversi no da parte un po’ di tutti, con il nuovo Codice della Strada che deve essere sistemato.

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