Sparisce il motore più comprato dagli italiani: non è più nel listino

Il motore più comprato dagli italiani sparisce dal listino: ecco la decisione dell’azienda. Non si troverà più. 

La sicurezza e l’affidabilità sono requisiti essenziali per le case automobilistiche. Oggi i controlli sui veicoli su questo fronte sono sempre più rigorosi e numerosi da parte delle aziende, soprattutto quando si parla di motori, componente fondamentale dell’auto. Capita anche ai più grandi marchi, però, che nonostante la grande attenzione emerga dopo qualche tempo che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto,  e che si presenti qualche problematica.

In questo caso, le aziende agiscono prontamente per risolvere il più velocemente possibile la situazione e garantire immediatamente che i suoi clienti possano guidare i veicoli con la massima  serenità. E’ quanto fatto da Stellantis, che si è rapidamente mossa per risolvere prontamente le problematiche segnalate dagli utenti su uno dei motori più utilizzati suoi modelli del gruppo, che adesso si prepara ad uscire dai listini.

Stellantis, PureTech sparisce dai listini

Negli ultimi mesi si è parlato molto del motore PureTech di Stellantis, che è stato al centro di discussione per alcuni malfunzionamenti segnalati da parte dei clienti. Il motore con cinghia di distribuzione in bagno d’olio ha creato diversi grattacapi all’azienda.

Tanto che Stellantis ha aperto una piattaforma in favore dei clienti che hanno riscontrato questo problema. Tramite i canali messi a disposizione del gruppo i proprietari di auto con motore 1.0 e 1.2 PureTech che tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024 hanno dovuto sostenere spese di riparazione per eccessivo consumo d’olio dovuta alla cinghia di distribuzione o usura precoce di quest’ultima possono richiedere il rimborso dei costi.

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Stellantis, Puretech sparisce dai listini (AnsaFoto) – derapate.allaguida.it

Alla luce di questo, Stellantis non solo ha deciso di lavorare sul motore risolvendo il problema ed evitando che si ripresenti in futuro, ma ha anche deciso di tracciare un taglio netto con il passato e modificare il nome del propulsore a tre cilindri. Adesso infatti sarà semplicemente nominato con un più generico “Benzina”, come si legge sul noto portale ClubAlfa.

I nuovi tre cilindri a benzina, che hanno sostituito la contestata cinghia con una più affidabile catena di distribuzione, saranno a disposizione nella doppia opzione da 100 e 130 cavalli. I PureTech escono invece dal listino delle aziende del gruppo. La decisione, si legge, sarebbe come detto un modo per ripartire da zero con questi propulsori ed eliminare ogni punto di contatto con le problematiche tecniche della precedente generazione.

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