Formula 1, arriva l’ufficialità sulla squalifica dopo il Gran Premio del Bahrain: come cambia la classifica
Il Gran Premio del Bahrain si è rivelato ancora una volta decisamente magro per la Ferrari. La Rossa non è mai stata in grado di lottare veramente per la vittoria, con le due monoposto in prima e seconda posizione per pochissimi giorni solo per il pit stop ritardato. Insomma, c’è poco da festeggiare a Maranello e dintorni, essendo la monoposto distante dalla McLaren di almeno tre decimi a giro.
Un gap evidenziato già nelle prime del mondiale e che si sta confermando gara dopo gara, nonostante gli aggiornamenti portati proprio a Sakhir. E così se i qualifica la Rossa è andata malissimo – addirittura nono Hamilton – meglio in gara, con Leclerc quarto – ma distante 19 secondi da Norris – e Sir Lewis quinto.
Davvero troppo poco per chi si aspettava una Ferrari più competitiva. Insomma, in fabbrica c’è da lavorare e sperare, anche perché al momento il team Papaya fa la parte del leone e già vola nelle due classifiche, con il Mondiale che assumendo i contorni di un qualcosa di interesse esclusivo tra Norris e Piastri per una “guerra” interna che ricorda quella in casa Mercedes tra Rosberg ed Hamilton nel 2016.
Formula 1, la decisione dei commissari di gara sulla squalifica
Non solo la McLaren, anche la Mercedes al momento sta dimostrando di essere più competitiva della Ferrari. E così George Russell ha conquistato il terzo podio in quattro gare chiudendo al secondo posto tra le due McLaren, alle spalle di Norris ma davanti a Piastri.

Una posizione guadagnata in pista e che ha conservato dopo aver temuto per la squalifica. Il pilota era infatti finito sotto indagine per aver azionato il DRS in modo irregolare. La Federazione ha però studiato il caso ed ha deciso di non sanzionare l’inglese.
Come spiegato nel comunicato diffuso dagli steward, Russell ha avuto un guadagno di 0,02 secondi con l’apertura del DRS ma ne ha persi 0,28 nella curva successiva per compensare come confermato dalla telemetria. Già in passato la Federazione si era resa protagonista di una decisione del genere, tanto che la Ferrari aveva deciso di non presentare reclamo.
Nel documento suddetto viene spiegato come l’ala mobile aperta in modo accidentale, lo è stata per circa 37 metri sui 700 di rettilineo, non abbia prodotto alcun vantaggio sportivo al pilota inglese, fattore dovuto anche al successivo rallentamento del pilota 63. Nessuna penalità, quindi, per non aver tratto vantaggi sportivi.
La classifica resta così immutata: Russell è quarto in classifica con 63 punti, 14 in meno di Norris e nel campionato Costruttori la Ferrari è seconda a quota 93 a 58 lunghezze dalla McLaren.