La Formula 1 ha vissuto un week end molto intenso a Montreal, con il Gran Premio del Canada che ha avuto degli strascichi anche dopo la bandiera a scacchi. Una squalifica che potrebbe cambiare il Mondiale
Nel Circus non si fa altro che parlare dell’esito dell’ultimo Gran Premio, soprattutto per il modo in cui è terminato. Dall’errore di Norris alla battaglia tra Russell e Verstappen, che non c’è stata in pista bensì davanti ai Commissari di Gara. Chiaramente ci sono in palio punti pesantissimi per la classifica.
Il Gran Premio del Canada è da sempre una delle gare più spettacolari, sia per l’ambientazione scenografica sull’Isola di Notre-Dame a Montreal, sia per il layout della pista. Un cittadino con percorrenza molto veloce, tanti stop and go e punti per provare il sorpasso. Chi è andato davvero forte ieri è George Russell, che dopo aver conquistato una pole da urlo sabato, si è confermato in prima posizione, portandosi a casa il successo numero 1 di questa stagione. Per l’inglese non è stato semplice resistere ai tentativi della Red Bull, alla fine meno competitiva di quanto ci si potesse immaginare con Verstappen.
Più che un duello in pista tra i due, si è assistito ad un contenzioso con i Commissari di Gara dopo la bandiera a scacchi. La Red Bull di Christian Horner ha presentato ricorso contro la vittoria della Mercedes, elencando specifici motivi per cui doveva scattare la squalifica del à63.
La Red Bull fa ricorso per la vittoria di Russell: la decisione della FIA
Al termine del GP del Canada la Red Bull ha lanciato una protesta ufficiale alla Federazione Internazionale, invocando una penalità per George Russell. Da Milton Keynes si sono appellati a diverse irregolarità presunte commesse dal driver inglese.

Russell avrebbe: frenato inutilmente tra le curve 12 e 13, costringendo Max Verstappen a superarlo momentaneamente prima di restituire la posizione durante il regime di Safety Car. Si è parlato di frenata premeditata e di comportamento anti sportivo, tanto da indurre Max all’errore.
Alla fine però i Commissari hanno confermato la vittoria dell’alfiere di Toto Wolff, dopo aver analizzato attentamente tutti i dati della telemetria della vettura numero 63. La Federazione ha deciso di rigettare le proteste (essersi avvicinato troppo alla Safety Car e aver frenato aggressivamente per indurre Verstappen all’errore) presentate dalla Red Bull, che deve accontentarsi così solo del secondo posto. Chiaramente per Verstappen, visto lo 0 conquistato da Norris e le difficoltà di Piastri, sarebbero stati tutti punti importantissimi. Resta invece la grande impresa Mercedes che festeggia doppiamente la vittoria di Russell e il primo podio in carriera di Antonelli.