Novità pazzesche dall’Unione Europea con queste auto che ora dovranno subire una stangata davvero difficile da digerire.
Il 2035 non è poi così lontano, con l’UE che per il momento sembra essere intenzionata a confermare la Legge che porterà all’introduzione di una produzione solo elettrica. Una novità che per ora spaventa un po’ tutti quanti, dalle grandi case ai clienti che fanno davvero fatica nel capire come muoversi per il futuro.
Tutto sarebbe più semplice se le auto elettriche fossero in grado di garantire prestazioni similari a quelle termiche, peccato che ciò non è possibile. Sono ancora troppi i punti sfavorevoli per queste vetture, con l‘Unione Europea che più irrigidisce le regole e più non fa altro che mettere in seria difficoltà tutte quelle aziende che puntano sul perfezionamento del loro parco auto.
Ecco allora come ora giungono delle pesanti sanzioni anche per coloro che invece hanno fatto dell’elettrico il loro punto di forza. I colossi americani, giapponesi ed europei hanno più volte contestato la presenza delle auto cinesi come se si trattasse di concorrenza sleale e ora l’Unione Europea ha deciso di sanzionare pesantemente queste realtà, ma dunque dove si vuole arrivare nel prossimo futuro?
Che ormai sia un discorso politico e non certo etico quello legato alla produzione elettrica è abbastanza chiaro a tutti. Se si trattasse infatti solo di una produzione dovuta a un miglioramento dell’aria che respiriamo, allora sarebbe più che condivisibile la contestazione che giunge da Pechino per i dazi imposti dall’Unione Europea sulle vetture cinesi, con queste che sono prettamente elettriche.
La motivazione che permette alla Cina di abbattere i costi delle proprie vetture è molto semplice, perché gran parte delle materie prime che servono per progettare auto elettriche si trova nella nazione asiatica. L’UE però vuole salvaguardare la propria economia e dunque sono iniziati una serie di pesanti dazi verso le case cinesi, in base alla quantità di materiale che viene utilizzato in questa nazione.
Chi ha subito il peggior danno solo le auto della SAIC, con queste che infatti dovranno pagare dei dazi per un valore complessivo del 35.3%. Non va oltre meglio alla BYD con il 17% e Geely con il 18,8 e ce n’è anche Tesla che, pur essendo un marchio americano, dovrà pagare complessivamente dazi per il 7,8%. Un duro colpo per queste vetture che in Europa saranno così destinate a vedere sensibilmente aumentare il prezzo di vendita.
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