Stangata per la circolazione in Italia: questa strada chiude per sempre, si scatena il caos

Durissimo colpo per gli italiani, con la circolazione che ora è bloccata e con questa strada che rischia di rimanere chiusa per sempre.

Negli ultimi anni si sta cercando di dare grande risalto al concetto di innovazione della mobilità, con le strade interne alle grandi città che ormai sono del tutto rivoluzionate. Non tutti sono pienamente favorevoli a queste innovazioni, soprattutto coloro che lavorano e hanno attività all’interno delle famigerate ZTL.

Una situazione che dunque si fa molto complicata, ma questo avviene unicamente nell’ottica di dare alle città un’aria respirabile e abbattere così il dramma dell’inquinamento. Sono però diverse le situazioni che possono portare alla chiusura di una strada, con tanti cittadini che dunque devono fare i conti con situazioni spinose.

Anche in montagna non sono rari i momenti in cui si devono trovare delle strade alternative perché non si ha modo di usufruire del percorso principale. Le frane purtroppo sono un fenomeno molto frequente e alle volte avviene in maniera così potente da comportarne la chiusura, talvolta anche in modo perenne.

Addio strada della Forra: cosa sta accadendo

Sono passati ormai tanti mesi da quando una frana è caduta nella “Strada della Forra”, percorso che si trova sul Lago di Garda e che da sempre è considerato come uno dei posti più belli in Italia, con la sua strada che è una manna per i motociclisti. Dal 16 dicembre 2023 però, la caduta di una frana ha reso impraticabile la strada, ma a quanto pare la condizione è talmente disastrata che si valuta la soluzione peggiore di tutte.

Strada
Strada della Forra (derapate.allaguida.it)

Non è da escludere infatti che questa strada leggendaria e tanto amata non riaprirà mai più. Infatti, i vari controlli hanno evidenziato come ci siano delle fragilità geologiche sensibilmente aggravate rispetto al passato, a causa dei fenomeni climatici di questi ultimi anni. Dunque metterla in sicurezza non è impresa semplice e per il momento non ci sono dei segnali per una possibile riapertura.

Non si è ancora alzata bandiera bianca, con ingegneri e progettisti che hanno installato dei sensori di monitoraggio sulla montagna nella zona nelle quali sono cadute le frane. In questo modo sarà possibile valutare più da vicino i movimenti e gli smottamenti del terreno per valutarne i rischi. Una situazione dunque non certo semplice da gestire e con i biker che non vorrebbero mai dire addio a una strada del genere, sperando dunque che si possa trovare una soluzione il prima possibile.

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