Stellantis abbandona il nuovo carburante: deciso il futuro dell’auto

Il passo indietro scuote il settore: Stellantis rivede le sue strategie, abbandonando il carburante del futuro e apre a un nuovo scenario per la mobilità.

Nel mondo dei motori, a volte una scelta mette il punto a interrogativi che hanno tenuto banco per anni. E proprio ora Stellantis, tra i leader globali dell’auto, ha deciso di chiudere una porta su quella che doveva essere la tecnologia alternativa del futuro, lasciando tutti a interrogarsi sulle nuove rotte del gruppo.

È una scelta pesante, che non arriva da un giorno all’altro, ma affonda le radici in sfide concrete e numeri scrutati al microscopio. Per mesi si era parlato di idrogeno come soluzione ideale per i furgoni e i mezzi commerciali; si era investito, anche in squadra, su aziende specializzate. Ma non sarà così.

Dietro l’abbandono: perché Stellantis cambia strada

Il gruppo Stellantis ha deciso di uscire dalla joint venture Symbio, una collaborazione nata per spingere avanti i veicoli alimentati a idrogeno. Si trattava di una scommessa condivisa con Michelin e Forvia, con l’obiettivo di rendere questi sistemi una realtà nelle flotte di veicoli da lavoro.

Stellantis abbandono
Idrogeno, perché Stellantis cambia strada -derapateallaguida.it

Ma il mercato, almeno per ora, non ha risposto come previsto: costi elevati, poche colonnine di rifornimento e una mancanza di regole condivise hanno reso la partita proibitiva. Non solo: la spinta verso i veicoli elettrici a batteria ha corso più veloce, soprattutto in Europa, diventando la scelta preferita per molte aziende e clienti privati.

Per questo Stellantis ha fatto i conti e optato per una frenata sugli investimenti nell’idrogeno, annunciando la fine del supporto già a partire dal 2026.

Il contesto di questa decisione è nel nuovo scenario degli ultimi tempi, la concorrenza e i costi delle tecnologie alternative hanno spinto il gruppo a interrogarsi su dove puntare risorse ed energie. L’arrivo del nuovo amministratore delegato, Antonio Filosa, ha segnato l’inizio di una riflessione profonda: sono in arrivo strategie più mirate, veicoli dal prezzo più accessibile e una marcia in più nei mercati chiave come Europa e Stati Uniti, dopo anni non certo facili.

Il futuro a idrogeno, al momento, sembra dunque rimandato. Restano le incertezze sulle quote detenute da Stellantis nella joint venture e sulle ricadute operative, mentre il gruppo preferisce concentrarsi su idee più pratiche e risultati concreti, senza lasciarsi tentare da promesse non mantenute. Così, anche un colosso come Stellantis sceglie la strada della concretezza: puntare dove il mercato risponde, senza inseguire rivoluzioni che – per ora – non hanno trovato terreno fertile.

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