Stellantis continua a far discutere con le sue decisioni. Ancora una volta, il lavoro sembra portato verso altri lidi, non in Italia…
Sono stati mesi di dura polemica, quelli che hanno investito il Gruppo Stellantis nella prima parte di quest’anno, con l’azienda a cui non sono state risparmiate, in Italia, critiche da parte di operai, sindacati e politici dell’attuale Governo che hanno richiesto alla holding internazionale di comportarsi in modo chiaro con i propri dipendenti. In che senso? Il tema, come sempre è quello della de-localizzazione.
Nel corso dell’anno infatti, diversi battibecchi hanno coinvolto il marchio che comprende gli ex produttori di FCA incluso il Gruppo Fiat, accusato da molti economisti di avere intenzione di portare la produzione di parecchi modelli del marchio torinese fuori dal nostro paese per ragioni puramente economiche. Questo mette in una posizione sempre più precaria molti lavoratori, con licenziamenti e sospensioni temporanee che non sono mancate nemmeno quest’anno.
Stellantis punta sempre di più sui mercati esteri, rispetto a quello italiano. Questa è l’accusa che viene mossa alla holding, e che certo non si placherà dopo l’ultima decisione dell’azienda, destinata ancora una volta a far discutere.
Ancora de-localizzazione? L’ultimo investimento
Secondo le ultime notizie che riguardano il consorzio produttore di automobili che include Fiat, Peugeot e Opel tra le sue fila, ancora una volta Stellantis sarebbe andata ad investire in un paese che non è l’Italia: un grande investimento nell’ordine di miliardi infatti avrebbe nel mirino un paese latino americano dove il mercato è più vivo che mai.
La multinazionale avrebbe un piano di investimento pronto per un impianto che si trova in Brasile ossia la storica fabbrica di Betim: entro il 2030, saranno ben 5,4 miliardi di euro i fondi investiti in questa struttura per la produzione di automobili ecologiche con 2,5 miliardi stanziati già nell’immediato futuro. Si tratta di uno degli investimenti più corposi mai visti nel campo delle automobili che non riguarderà però il nostro paese.
Sul mercato brasiliano il brand Fiat su tutti ha diversi veicoli importantissimi come la Fiat Fastback o la Strada, una delle auto più vendute degli ultimi anni. In particolare a Betim esiste una fabbrica attiva dal 1976, un impianto storico che ora si prepara ad essere rivoluzionato entro i prossimi cinque anni. Un investimento corposo che forse, i nostri politici avrebbero preferito fosse effettuato nel nostro paese. Ma non sarà così.